L’aceto di mele si ottiene dal sidro, ha un gusto piĂą delicato dell’aceto di vino (aciditĂ : 4,5 – 5%) e ha blande proprietĂ disintossicanti e antibatteriche. In Italia è stato conosciuto relativamente di recente. Derivando dal sidro, leggero vino di mele dal delicato sapore, era prodotto giĂ 2500 anni fa dagli antichi europei del Nord, nelle zone fredde dove la vite non cresce. La fermentazione alcolica del succo di mela avviene in 2-4 settimane, a seconda della temperatura. A questa segue la fermentazione acetica e quindi la trasformazione in aceto.
Lo si chiama anche acidulato di mele, contiene molte sostanze presenti anche nella mela, tra queste: potassio, calcio, sodio, magnesio, fosforo e pectina. Per questo è ritenuto rimineralizzante e poi ipocolesterolemizzante: infatti la pectina ricorre al colesterolo per produrre gli acidi biliari esterificati necessari per digerire i grassi. Per il tessuto muscolare il potassio è ciò che il calcio rappresenta per il tessuto osseo, inoltre rallenta l’indurimento dei tessuti del sistema vascolare, le pareti arteriose e venose. Inoltre è un battericida, previene enteriti, diarree.
Anche per i disturbi renali è indicato nei casi di forti infiammazioni. E’ ottimo per fumigazioni, bagni di vapore, abluzioni, bagni integrali, lavaggi cutanei; la pelle è tendenzialmente acida e dovrebbe essere lavata con acqua leggermente acida. Anche le mucose delle vie respiratorie vengono decongestionate dai vapori acidificanti dall’aceto di mele soprattutto se non è pastorizzato. Variando il pH della mucosa nelle vie respiratorie aiutiamo la normalizzazione della flora batterica della mucosa impedendo anomale proliferazioni. L’aceto di mela dovrebbe essere utilizzato, malgrado le leggi vigenti, non pastorizzato e appena preparato, perché gli enzimi e i batteri vengono soppressi dalla pastorizzazione e l’efficacia diminuita e il grado di acidità variata.
Normalmente lo si utilizza così: 1 cucchiaio da tavola in mezzo bicchiere d’acqua prima dei pasti con cicli di tre settimane. Per uso interno, se protratto nel tempo e in eccesso può avere controindicazioni. A Innsbruck è stata condotta una ricerca che ha rilevato come nei casi più gravi si sono riscontrati ipopotassiemia, iperreninemia e osteoporosi. L’aceto di mele può essere impiegato al posto dell’aceto di vino, avendo più di quest’ultimo la proprietà di riequilibrare l’acidità naturale della pelle e dei capelli e quindi si presta alla realizzazione di cosmetici naturali. Un buon deodorante si può ottenere facendo macerare nell’aceto di mele erbe quali salvia, lavanda e basilico, arricchendolo con scorza di limone fresca.
Consiglio utile: “Nel momento in cui si acquista l’aceto di mele è bene stare molto attenti a quanto riportato sull’etichetta: in particolare porre attenzione che l’aceto sia stato ottenuto da mele intere e non da parti di mele, sottoprodotti di scarto dopo averne utilizzato la polpa per fabbricare succhi e omogeneizzati. Zolla 14”
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