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L’ortaggio del mese: il crescione

Il nome deriva dal latino crescere; detto anche agretto, ascione, crescione d’acqua, erba da scorbuto, nasturzio acquatico, è una pianta acquatica perenne con steli erbacei e prostrati che radicano con tutta rapidità ai nodi inferiori allorché vengono a contatto con l’acqua o la terra.

La specie più importante è il Crescione d’acqua (Nasturtium Officinalis), comune nelle paludi e nei fossi dell’emisfero boreale, con fiori bianchi a grappoli corti e foglie ovali bislunghe. Coltivato in appositi impianti, dotati d’acqua corrente, fornisce una verdura fine e saporita molto apprezzata dai conoscitori.

L’altra specie è il Crescione Inglese (Lepidium Sativum) detto anche Crescione d’orto, alto da 30 a 60 cm., con piccoli fiori bianchi in racemi e foglie di forma diversa secondo le varietà. Le foglie, di sapore piccante, sono adoperate per antipasti e nelle insalate. Questo tipo di crescione si adatta a tutti i terreni e non ha particolari esigenze di clima. Si semina dalla primavera all’autunno in modo scalare per avere una produzione continua di foglie, ma la riuscita migliore è a primavera precoce perché si ha un maggior contenuto vitaminico. La raccolta si può fare già venti giorni dopo la semina.

Merita un accenno anche un’altra specie, il Crescione dei prati (Cardamine Pratensis), erba perenne con foglie imparipennate, fiori riuniti in corimbo semplice o composto, di colore rosa lilla e in alcune varietà anche bianco. Cresce spontaneo negli erbosi umidi e si possono utilizzare le foglie e i giovani germogli crudi nelle insalate. Il genere “Cardamine” fa parte sempre delle crucifere e comprende un centinaio di specie diffuse nelle zone temperate e fredde di tutto il mondo.

Chimicamente il Crescione coltivato si avvicina come valori al Crescione selvatico; quest’ultimo sarebbe da preferire a causa delle garanzie di purezza che presenta. Le coltivazioni biologiche fatte in bacini d’acqua sorgiva danno comunque un crescione impeccabile. Oltre alla gliconasturzina (glucoside solforato) il Crescione contiene anche solfato di potassio, ferro e tracce d’arsenico. Notevole la presenza di Vit. C e in misura minore di Vit. A

Effetti sull’uomo: da molto tempo il crescione d’acqua è raccomandato nelle cure primaverili, come stimolante nei blocchi e nelle debolezze del metabolismo (nella carenza di Vit. C, nell’eczema e nell’acne, affezioni dovute ad un metabolismo mal funzionante). Trova impiego per rafforzare i denti traballanti e per combattere le tendenze mineralizzanti del metabolismo: contro i reumatismi, le affezioni epatiche, le stasi biliari, la tendenza ai calcoli delle vie urinarie. In dietetica le foglie sono utilizzate crude per la preparazione di condimenti e insalate alle quali danno un sapore leggermente acre e piccante per la presenza di glucosidi isosolfocianici. Il vegetale dev’essere mangiato crudo nella maggior parte dei casi, usando l’accortezza di masticare bene e lentamente perché ha anche la proprietà di rassodare le gengive, attivare la secrezione salivare ed eccitare la traspirazione cutanea e la diuresi. Altro pregio non trascurabile, il crescione ha una spiccata affinità per la nicotina ed è pertanto uno dei più potenti rimedi contro le autointossicazioni da fumo.

Ricette:

Alcune ricette con il crescione

Insalata primavera Crema al crescione H109& Insalata primavera
Cannellini alla francese Crocchette di miglio H109& Cannellini alla francese
Dadolata di daikon


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