Un assordante clamore attorno alla dibattuta questione degli Ogm. A proposito dell’articolo pubblicato sul Corriere della sera, firmato dal vicedirettore Paolo Mieli e del servizio su RAI3, entrambi smaccatamente a favore degli OGM.
Mi viene in mente la frase attribuita a Martin Luther King “E’ peggio il silenzio degli onesti che l’assordante clamore dei disonesti”. Nel giro di pochi giorni assistiamo a un articolo pubblicato sul Corriere della sera, firmato nientepopodimenoche dal vicedirettore Paolo Mieli, e a un servizio su RAI3, una trasmissione senza contraddittorio, entrambi smaccatamente a favore degli OGM. Viene da chiedersi chi ha dato ai giornalisti le dritte per fare certe affermazioni. E che arroganza! Quello che dispiace è che dopo queste due prese di posizione non ci sia stata alcuna risposta da nessuno. Forse non hanno letto. Forse non hanno visto. Ma come si fa a tacere? E allora ecco qui l’altra campana, citando testualmente frasi estratte dall’articolo apparso sul Corriere della sera:
1) È l’ennesima conferma del fatto che, almeno fino a questo momento, gli organismi geneticamente modificati contribuiscano al salvataggio di vite umane, mentre non c’è nessuna prova che abbiano provocato danni. Forse un giorno avremo evidenze di una loro nocività , ma al momento – ripetiamo – non ce n’è nessuna.
Evidentemente chi scrive non ha avuto notizia degli studi effettuati da molte università , anche italiane (Urbino e Verona), dall’Istituto Nazionale di Nutrizione, dall’Accademia delle Scienze Russa e molti altri. Non lo sa, perchè non glielo hanno detto che in realtà gli studi di nutrizione che dimostrano i danni da OGM ci sono eccome, e sono state anche pubblicate in Italiano, solo che fa comodo far finta di niente. Come sempre, chi non cerca non trova.
2) gli argomenti usati contro gli Ogm fanno presa su «menti umane rimaste nel fondo ancora tribali». Un’affermazione forse eccessiva. Ma che contiene elementi di verità .
Saremo anche menti tribali ma rivendichiamo il diritto di scegliere da soli di cosa vogliamo nutrirci, rivendichiamo il diritto di pensare con la nostra testa, e farci idee proprie, senza delegare nessuno a scegliere il cibo al nostro posto. In un periodo in cui i media ci invitano a non pensare e cercano di influenzare tutti gli aspetti della nostra vita, rivendichiamo il diritto di decidere da soli.
3) almeno tre kg del pasto quotidiano di una vacca italiana sono Ogm. Cioè, ogni giorno, entrano e vengono consumate in Italia diecimila tonnellate di mangimi Ogm che comperiamo all’estero.
Anche questa è una scelta, ma non si tratta di una scelta inevitabile. NON è vero che bisogna per forza ricorrere al mais OGM, in Trentino Alto Adige si allevano un sacco di vacche, si producono un sacco di latticini eppure la regione è OGM FREE. E se il Trentino non le sembra abbastanza grande allora sappia che anche la Russia è OGM FREE. Questo dovrebbe farla riflettere …
4) A seguito di decenni di utilizzo «non c’è notizia di una singola ospedalizzazione per consumo di Ogm».
In compenso i tumori stanno dilagando, le allergie alimentari pure, la vita in salute si è ridotta di 10 anni per le donne e di 8 anni per gli uomini (statistica ufficiale Unione Europea). Siamo quello che mangiamo, ormai si sa, e siamo più malati. E comunque l’anamnesi in caso di ricovero non prevede che al paziente si chieda se ha consumato OGM. Come sempre è molto facile non trovare, basta non cercare.
5) Elena Cattaneo ha risposto ricordando che il mais Ogm che potremmo coltivare è più sicuro degli altri per la salute: ha meno microtossine pericolose per l’uomo.
Questo refuso la dice lunga. Avrebbe dovuto scrivere micotossine, e non microtossine, ma nessuno se n’è accorto … Le “micotossine” sono tossine prodotte da alcune specie di muffe, le “microtossine” semplicemente non esistono.
6) L’Europa autorizza un solo Ogm autoctono, quello del mais, coltivato in Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia.
Questo è totalmente falso. Consultando il sito dell’Unione Europea potrà facilmente accorgersi che le cose non stanno così e che il numero di OGM autorizzati è ben maggiore di 1.