Continuiamo il nostro viaggio negli Arcani Maggiori dei Tarocchi e nel mese in cui celebriamo le erbette, associamo la carta di Temperanza, la quattordicesima lama. La Temperanza insieme a la prudenza, la giustizia e la fortezza, è una delle virtù cardinali, le virtù umane principali secondo la religione cristiana cattolica.
Nel mazzo Visconti-Sforza Temperanza essa è rappresentata come una donna su un prato di erba (e perciò abbiamo pensato di associare la carta ad un orto verdeggiante), in ogni mano un’anfora. Ognuna delle due anfore riversa acqua che scorre eternamente. I mazzi di tarocchi Visconti-Sforza, del XV secolo, sono di grande interesse storico-artistico, le rappresentazioni sono vere e proprie opere d’arte realizzate con materiali preziosi e che, in alcuni casi, si ritiene ritraggano membri delle famiglie Visconti e Sforza. Nella carta Temperanza, vestita con un abito blu stellato e calzari rossi, versa l’acqua da un’anfora all’altra per dimostrare un’unione degli opposti, il suo gesto dimostra che non esistono più energie contrarie ma solo elementi complementari: l’acqua di Temperanza non potrà mai cadere perché lei conosce il segreto dell’equilibrio. Temperanza è l’equilibrio.
Nel mazzo di Tarocchi di Marsiglia Camoin-Jodorowsky, che abitualmente uso, Temperanza è rappresentata come un angelo, con grandi ali che indossa un abito per metà rosso e per metà blu. Prima di Temperanza nel mazzo abbiamo l’Arcano XIII o Arcano senza nome (comunemente detto La Morte). Dopo di lei il XV, Il Diavolo. Temperanza arriva dopo una grande pulizia che ha fatto con la sua falce l’Arcano Senza Nome. Temperanza porta il rimedio dopo così tanta violenza, che è stata necessaria. Tagliare vincoli, ponti, relazioni fa male. Allora lei, un angelo, cura le ferite. Temperanza non dimentichiamo che non è la pazienza ma è la capacità di resistere alle tentazioni umane. Solo a questo punto, forte nel gestire le tentazioni, potrà essere in grado di affrontare il Diavolo. Di portare la luce nell’oscurità . Perché è questo che fa Lucifero, Portatore di Luce: ti mostra la tua notte. Ma tu, forte di Temperanza non avrai paura. E riconoscerai l’oscurità come una notte amica.
Perciò Temperanza è Cura. I due serpenti che si intrecciano ai piedi di Temperanza ci ricordano che la cura avviene attraverso la medicina, il farmaco, dal greco ápaov (“farmakon”), che significa “veleno” ma anche “rimedio”.I serpenti attraverso la loro medicina ci mostrano il cammino.Sono due perché ci riportano al dualismo: rosso-blu, cielo-terra, umano-divino.Sono due perché per guarire bisogna passare sia attraverso la luce che attraverso l’ombra: è dalla conoscenza di entrambe che scaturisce la forza di guarigione di Temperanza.