La frittella salata deriva dalla tradizione indiana, si chiama Pakora - Biolcalenda di febbraio 2022

La frittella salata deriva dalla tradizione indiana, si chiama Pakora

Si prepara con gli ortaggi che avete disponibili e di stagione. Ma ci sono alcuni ingredienti che sono indispensabili, ovviamente. La preparazione è molto semplice.
Si devono unire i seguenti ingredienti in una terrina ampia: 1 patata bollita e tagliata a dadini, ortaggi in pari quantità ben strizzati qualora contenessero liquido, come ad esempio spinaci, carote, cipolle, piselli, etc.. cotti oppure crudi ma grattugiati o tagliati fini. Spezie: semi di coriandolo in polvere, un pizzico di peperoncino, un cucchiaino di lievito baking o di bicarbonato.
Farina di ceci, 200/300 grammi e 50 di farina di frumento (non è indispensabile ma conferisce una maggiore compattezza).

Preparazione: unite e mescolate il tutto. Aggiungete una spruzzata di succo di limone e una quantità di acqua gasata che sia in quantità circa pari al doppio della farina, fino a raggiungere una consistenza che vi consenta di raccogliere l’impasto con un cucchiaio e di utilizzare un altro cucchiaio per gettarne il contenuto nell’olio bollente, che avrete nel frattempo preparato.
Cucinate un po’ di polpette fritte alla volta, rigirandole nell’olio fino a doratura (qualche minuto) e asciugate su della carta assorbente.
Se volete, potete abbinare le pakora ad una salsa al curry, trovate la ricetta nel sito sopra indicato oppure scrivetemi.


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