L’essiccazione uno dei più antichi e semplici metodi di conservazione del cibo. Il processo di essiccazione permette di prolungare la scadenza dei cibi poiché gli alimenti vengono privati della loro umidità mediante il calore a cui sono sottoposti, impedendo così ai batteri e ai microorganismi di prolificare
L’essiccazione, consiste in un procedimento che punta a rimuovere l’acqua presente negli alimenti senza alterarne le proprietà chimiche e organolettiche, vale a dire senza sottoporli alle alterazioni strutturali che avvengono ad esempio con la cottura e con il congelamento.
I cibi essiccati non sono dunque cotti, sono semplicemente disidratati. In questo modo le proprietà dell’alimento fresco non vengono alterate, e anzi vengono protette dall’attacco dei microorganismi che si sostentano con l’acqua e che normalmente sono responsabili della formazione di muffe e della fermentazione. Se conservato adeguatamente, al riparo dall’umidità e al sicuro dal rischio di reidratazione, il cibo essiccato può durare mesi o in alcuni casi anche anni.
Per essiccare gli alimenti non sono necessarie temperature molto alte, anzi: con temperature tra i 30 e i 60 gradi l’essiccazione riesce perfettamente. Prima di procedere, ogni ingrediente deve essere tagliato finemente, meglio ancora se a fettine
Gli alimenti che si possono essiccare sono una vasta gamma tanto che è certamente più semplice elencare quelli meno indicati per essere sottoposti a questo processo. Innanzi tutto, noci e frutta secca, il cui contenuto di acqua è già prossimo allo zero e non trarrebbero quasi nessun giovamento dall’essiccazione. E, all’opposto, frutta e verdura ad altissima percentuale di acqua, pensate ad esempio a dei bocconcini di anguria o di melone: non solo essiccarli richiederebbe tantissimo tempo, ma l’eliminazione dell’acqua lascerebbe un residuo quasi nullo.
Per tutto il resto, via libera alla fantasia: dalle erbe officinali, alle spezie, alle verdure, ma anche quasi tutta la frutta, i funghi e addirittura carne e pesce. Per chi ama fare la pasta fresca in casa, poi, l’essiccazione è il principale metodo per garantire una durata paragonabile alla pasta secca acquistata al supermercato.
Esistono diverse tipologie per essiccare, dall’essiccazione cosiddetta ‘naturale’ che sfrutta il sole quella fatta con il forno domestico. Tuttavia una buona soluzione per tutto l’anno ed ad un costo sicuramente più accessibile in termini di consumi energetici, è quella dell’essiccatore domestico: un elettrodomestico tecnicamente semplice, dal prezzo di acquisto generalmente molto accessibile, e con un assorbimento elettrico molto più contenuto rispetto a un forno in piena regola.
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