Giustamente errare. La cucina del pellegrino - Biolcalenda di luglio-agosto 2021

Giustamente errare. La cucina del pellegrino

Cari amici,
in questo numero di luglio vorrei proporvi di fare con me un viaggio. A piedi, e con lo zaino. Un viaggio tutto di scoperta, proprio come il tipo di cucina che cerco di proporvi!

Che non è una scoperta dei piatti che realizzeremo, quelli vengono da sé (o quasi…) quando noi abbiamo in mano la chiave per farlo.
La scoperta è innanzitutto e soprattutto di noi stessi, della nostra capacità e attitudine alla TRASFORMAZIONE!

È interessante la realizzazione materiale delle cose, certo, ma lo è almeno altrettanto il progetto. Preferite il ruolo dell’architetto o del muratore? Io direi entrambi!
Il muratore realizza il progetto, ma senza il progetto il muratore non può che mettere pietra su pietra, senza sapere cosa e come.
Se non ci fosse l’architetto che pensa la casa, la casa non si realizzerebbe, così come non si realizzerebbe senza il muratore che la edifica!

Anche qui emerge una dualità inscindibile: uomo e cucina. Architetto e muratore.
Se vogliamo riferirci alla tradizione gnostica, Pleroma e Creatura, il respiro intelligente del mondo e le cose nella loro consistenza, così come sono nella loro materialità manifesta ma priva di anima.
Oppure, mappa e territorio: quello che pensiamo di essere (mappa) e quello che siamo (territorio).
E torniamo qui a parlare del nostro tema, ci rimettiamo in cammino.

Vi scrivo del camminare qui, in questa pagina di Cucina Relazionale, perché dal 24 giugno sarà in vendita il libro https://bit.ly/3yyULvZ che ho scritto sull’esperienza di viaggio lungo la via Francigena, percorsa a piedi nel 2007 da Fidenza (partito dal monastero di Fudenji, di cui ho parlato nel precedente articolo, in giugno) a Roma. Se vi fa piacere, trovate il link con tutte le informazioni e qualche racconto ulteriore nella pagina: www.giustamenteerrare.it

Cosa si mangia lungo un percorso di pellegrinaggio come la via Francigena?
Ciascuno ha ovviamente i suoi modi, io vi dico il mio.
Parto dal pasto della sera, di fatto per me l’unico. Perché durante il giorno si è talmente occupati a camminare e a trascinare lo zaino, che un impegno eccessivo della digestione costituirebbe solamente un disturbo. Tutta l’intenzione è rivolta al cammino, a procedere.

Ovviamente non vuole dire che si trascurano incontri e relazioni, anzi! Solamente non si dà spazio al cibo più di quanto necessiti al sostentamento.
Quello che invece il cibo apre all’accoglienza e al godimento, si concede alla sera.
Quando, arrivati dopo il cammino del giorno, normalmente molto stanchi e affaticati, magari dopo aver attraversato ore di pioggia o altri disagi, si cerca l’alloggio, lo si trova, ci si sistema e ci si lava, si è pronti per abbandonarsi al piacere di una buona cena e alle relazioni collegate, con eventuali altri ospiti, con le persone intorno, con le cose.

Spesso, i cibi che confortano in queste situazioni sono una zuppa calda, una polenta fumante con formaggio, delle verdure cotte. Cibi molto semplici, cibi da casa o da trattoria.
Quelle di viaggio non sono ricette ricercate ed elaborate, sarebbero totalmente fuori contesto.

Il quadro che viene definito dal cammino impone questo tipo di stile al cibo del viaggio, a mio parere. Non è tempo di gozzoviglie o di appesantire il corpo, ma di scaldare la volontà ed alleggerire l’anima.

Durante il giorno altre forme del cibo sono importanti. In questi frangenti il corpo stesso chiama e chiede: acqua, zuccheri, fibre. A volte è un cibo anche solo per distrarsi, un pezzetto di cioccolata per deviare il pensiero dall’insistere sulla percezione della fatica. Spezzarla con un momento dedicato al cibo aiuta a fare passi, a macinare metri e poi chilometri.
Per me l’alimentazione è sostanzialmente un fatto di Relazioni, e non di nutrienti. Questo, durante il viaggio in cammino, si presenta con evidenza chiarissima.

Eccoci infine alle ricette
Non potevano che essere ispirate al cammino e alla stagione. In entrambi i casi protagonista è il pane. Credo che non ci sia alimento che meglio interpreti il “cammino” del pane, il cibo forse più semplice e più buono per l’uomo occidentale, quello che ci collega alle nostre origini e, forse, anche il più versatile.

Le ricette

Torta di pane e pomodoro - Biolcalenda luglio-agosto 2021

Torta di pane e pomodoro
Biolcalenda di luglio-agosto 2021

Zuppa di pane estiva con zucchine - Biolcalenda luglio-agosto 2021

Zuppa di pane estiva con zucchine
Biolcalenda di luglio-agosto 2021

 


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