Serve innanzitutto il riso giapponese, a chicco tondo, con la giusta quantità di amido. Vanno abbastanza bene anche varietà autoctone come il riso originario.
Va lavato in acqua fredda per tre volte e poi tenuto a bagno per una ventina di minuti. Si cucina quindi aggiungendo al riso una pari quantità di acqua (rapporto 1:1) senza sale, partendo da freddo. Giunto ad ebollizione si copre, si abbassa il fuoco al minimo, si lascia cucinare ancora dieci minuti. Si spegne e si lascia che l’acqua residua assorba. Da assaggiare caldo con gomasio e verdure salate per una colazione diversa (decisamente strana per noi!) ma molto energetica.
