Alzi la mano chi conosce la differenza tra rapa e barbabietola, due ortaggi tanto amati dai nostri nonni, ora tra i meno richiesti al fruttivendolo.
La rapa (Brassica rapa) è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Crucifere, (Brassica rapa subsp. rapa), ebbene sì, la stessa dei broccoli e del cavolfiore, dei cavolini di Bruxelles, della verza, dei broccoli, della senape, della rucola, del ravanello, del rafano).
Ben noto è l’utilizzo delle foglie e delle inflorescenze che sono le famose cime di rapa; la radice, oggi poco utilizzata in cucina, si presenta ingrossata, di colore rosa, bianco e sfumata di viola. Dal sapore dolciastro e delicato, può essere consumata cruda e cotta.
Era la protagonista nella tavola della tradizione culinaria per la semplicità della coltivazione e per la sua resistenza, infatti si conservava fino al raccolto successivo, permettendo di farne una scorta per i periodi di carestia. Piccola parentesi per anticiparvi che esistono anche degli altri vegetali con nomi simile alla rapa, come il sedano rapa e il cavolo rapa, con caratteristici sapori.
Tutta un’altra pianta rispetto alla rapa è la barbabietola anche chiamata rapa rossa.
Si tratta di una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae e al genere Beta Vulgaris, varietà rapa Rubra. Il suo consumo a scopo alimentare ha iniziato a diffondersi solo nel quindicesimo secolo anche se le proprietà benefiche di questa radice erano ben note agli antichi che ne facevano un largo impiego sia per la cura di numerose malattie, sia come cosmetico per la bellezza della pelle.
La sua prima comparsa sembra risalire al 420 a.C. come riportato in alcuni antichi testi greci. In Europa la coltivazione della barbabietola si diffuse inizialmente per l’utilizzo delle sue foglie e molto più tardi anche l’utilizzo delle sue radici.
Il colore rosso della radice o rizoma è dovuto alla betanina un glicoside utilizzato come colorante naturale (E162) di molti alimenti.
PROPRIETÀ DELLA BARBABIETOLA
- Acqua! è composta dall’90% di acqua! Ottima soluzione quindi per contrastare la ritenzione idrica
- Fibre solubili e insolubili, utili all’intestino, a tenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue e il colesterolo.
- Sali minerali come ferro, sodio, potassio, calcio, magnesio e iodio. La barbabietola è indicata quindi in tutti i casi in cui ci sia esigenza di remineralizzare l’organismo.
- Vitamina C, Vitamine del gruppo B utili a rafforzare il sistema immunitario, il sistema digestivo e ad attivare il metabolismo cellulare; tra le vitamine del gruppo B spicca l’acido folico, essenziale non solo durante la gravidanza, dato che concorre alla produzione dei globuli bianchi e rossi e del materiale genetico. Contiene betaina (un precursore di una Vitamina del gruppo B) che svolge un ruolo importante soprattutto nel processo di detossificazione dell’omocisteina (potente ossidante e generatore di radicali liberi), che, com’è noto, è una delle cause principali delle malattie cardiache e vascolari.
- Antocianosidi, ovvero antiossidanti.
Le controindicazioni riguardano chi soffre di gastrite, poiché, questo ortaggio stimola la produzione di succhi gastrici; inoltre, contiene zuccheri, per cui chi soffre di diabete dovrebbe valutare l’opportunità di mangiare la barbabietola cruda, piuttosto di cotta.
Attenzione anche alla presenza di calcio, per chi ha problemi di calcoli renali.