Cavolo nero - Biolcalenda di Gennaio2019

Cavolo nero

Il cavolo nero (Brassica oleracea L.) appartiene alla famiglia delle crocifere, così chiamate perché la forma dei loro fiori ricorda quella del portatore di croce (lat. Crucifer). Delle quasi duemila specie di crocifere catalogate dagli specialisti, i cavoli sono i vegetali che offrono le verdure di maggior pregio per l’alimentazione. Il genere Brassica comprende una sessantina di specie che sono originarie dell’area mediterranea e sono quasi tutte usate da millenni nell’alimentazione umana, con le sole eccezioni del cavolfiore e del cavolo di Bruxelles introdotti in tempi recenti.

Quale che sia la specie, per la coltivazione dei cavoli sono indicati terreni argillosi e argillo-sabbiosi, che siano profondi, ricchi di humus e con un Ph basico che oscilli tra 7 e 7,5. Va inoltre tenuta in debita considerazione che i cavoli necessitano di ampio spazio, di condizioni atmosferiche tali da soddisfare il loro alto fabbisogno di luce e di una umidità costante nel terreno.

Meno importante per la buona crescita del cavolo è invece l’apporto di calore, condizione quest’ultima che ne ha fatto una delle specie maggiormente coltivate nelle zone costiere del nord. Assolutamente da evitare sono i terreni acidi, che provocano invariabilmente un indebolimento generale della pianta esponendola con maggiore frequenza all’attacco di parassiti vegetali e animali.

Il cavolo nero è privo della gemma centrale, ed è caratterizzato da foglie di colore verde scuro lanceolate e divise, dalla superficie bollosa. La parte edule è rappresentata principalmente dalle foglie private dello stelo, le quali sono utilizzate per numerose preparazioni come la tipica ribollita, il minestrone, la bruschetta, il risotto, i ripieni e gli involtini. Il periodo migliore è quello caratterizzato da temperature molto rigide, infatti secondo l’opinione comune, nei periodi successivi alle gelate invernali di gennaio e febbraio, le foglie risultano meno coriacee e più saporite.

E’ poco conosciuto rispetto alle altre varietà di cavoli e non da tutti apprezzato perché ritenuto ingiustamente povero e non sufficientemente nobile da essere presentato in tavola.
In realtà, il cavolo nero è un ottimo ortaggio: è molto ricco di antiossidanti, sali minerali e vitamine.
Il suo basso contenuto calorico, l’elevato apporto di calcio, fosforo, ferro potassio, acido folico e vitamine del gruppo A-E-C ne fanno uno dei vegetali di stagione più sani. Notevole anche la sua versatilità. Lo si può infatti cucinare in una svariata quantità di piatti e preparazioni.

Si può cucinare al vapore, bollito o stufato: basta avere l’avvertenza di mantenere le foglie croccanti poiché una cottura prolungata distrugge le vitamine in esso contenute e lo rende meno digeribile.
Sono riconosciute anche le sue proprietà di antiinfiammatorio naturale e quindi si presta molto bene a una dieta alimentare preventiva contro il cancro. Risulta efficace anche nella sua funzione di prevenire l’influenza di stagione. Ottimo per alleviare i tessuti infiammati dopo botte e distorsioni: basta applicare sulla parte dolorante alcune foglie di cavolo e fissarle con un semplice bendaggio ed i benefici non si faranno attendere.

Le ricette

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