Olio di cocco - Biolcalenda di dicembre 2021

Olio di cocco

L’Olio di Cocco Alimentare, anche se particolarmente versatile, è ancora poco utilizzato in cucina. Se fosse assunto regolarmente, in dosi moderate, sarebbe in grado di offrire sorprendenti benefici all’organismo.
Ma partiamo dalle origini. L’olio di cocco è un grasso vegetale che si ricava dalla polpa essiccata naturalmente delle noci di cocco. Per preparare questo olio, per prima cosa la noce di cocco viene privata dei suoi due involucri esterni. Successivamente la polpa subisce un’essiccazione naturale al sole per ridurre il quantitativo d’acqua contenuto. Le palme da cocco vengono coltivate soprattutto nella fascia equatoriale e i loro frutti sono caratterizzati da un contenuto complessivo del 65% di grassi che hanno nomi quali laurico, caprinico, caprilico e caprico.

Principalmente trattasi di grassi saturi che hanno una struttura molecolare completamente diversa dagli acidi grassi di origine animale.
L’acido laurico è un acido grasso fondamentale per l’uomo ed è infatti contenuto anche nel latte materno visto che soltanto la ghiandola mammaria è in grado di produrlo nel momento dell’allattamento, poi per averlo l’uomo deve cercarlo nei cibi e primo fra tutti è proprio l’olio di cocco.
Viene inoltre considerato l’acido grasso più digeribile per l’uomo, infatti non necessita nemmeno degli acidi biliari e porta con se proprietà antimicrobiche e antifungine che proteggono e rinforzano l’intero organismo. Alcuni studi riportano scoperte che l’acido laurico è utile contro retrovirus quali l’herpes, l’influenza e altre patologie.

Altra bella notizia è data dal fatto che l’olio di cocco è termogenico cioè è capace di aumentare il nostro metabolismo e quindi favorisce il calo di peso normalizzando i livelli di colesterolo e aiutando il sistema immunitario.

In cucina è possibile utilizzarlo per preparare torte e leccornie sostituendo i 100 gr di grasso solitamente utilizzato con 75 gr di olio di cocco. Ottimo anche per fritture e per impasti di paste frolle e dolci vari

Il vantaggio è la sua stabilità che diminuisce inoltre il rischio di irrancidimento. Se però ossida e arriva l’irrancidimento allora si trasforma in olio idrogenato e diviene così un prodotto estremamente pericoloso che espone persino a rischio di malattie cardiovascolari, quindi va prestata attenzione all’uso domestico e all’etichetta dei prodotti alimentari confezionati dove non deve essere presente l’idrogenazione.

Per scegliere un olio di cocco di alta qualità è consigliato leggere bene l’etichetta e cercare riferimento alla dicitura “olio di cocco extra-vergine o vergine” meglio ancora “da agricoltura biologica”.

Sta a significare che quel prodotto è stato estratto solo per pressatura e spremitura, senza aggiunta di solventi chimici a velocizzare l’estrazione, senza raffinazione, deodorazione, decolorazione e idrogenazione dell’olio di cocco.
A temperature inferiori ai 24°, l’olio di Cocco si presenta solido, di colore avorio, ma all’aumentare della temperatura fonde piuttosto velocemente; nei climi più freschi perciò si presenta in forma di burro, mentre nei luoghi di origine, più caldi, è sempre in forma di olio con un odore molto leggero e delicato, appena percepibile.

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