EARTHSHIP 05 – Raccolta dell’acqua domestica

“Le case convenzionali sono costruite come se la fornitura d’acqua fosse infinita. Ci stiamo accorgendo però che non è così. Negli ultimi anni abbiamo sprecato e contaminato enormi quantità d’acqua.
In questi tempi è meglio essere in pieno controllo del proprio rifornimento di acqua”.

Liberamente tratto da Michael Reynolds, Earthship vol.2.

In questo articolo continuo a parlare di Earthship, la triste preveggenza di M. Reynolds ci è sempre più utile: vedremo come procurarci delle riserve d’acqua per superare i periodi di siccità e per essere indipendenti.
Michael Reynolds oltre a giudicare “discutibile” la qualità dell’acqua che ci viene fornita dalla rete, ci fa notare che l’acqua dell’acquedotto è anche fortemente dipendente dall’energia elettrica, il che rende l’acqua “schiava” anche di quel mercato.
Il miglior modo per accumulare acqua è quello che non necessita, o quasi, di corrente elettrica. In questo articolo vedremo i modi per ottenere questo risultato e scopriremo che tutto sommato non è poi così complicato.
In poche parole: “Una Earthship [e ogni edificio…! ndr] DEVE avere la propria acqua¹”.

COME RACCOGLIERE L’ACQUA

Nelle Earthship vengono suggerite tre modalità, valide anche nel nostro territorio, cioè attraverso:
1. Un pozzo (artesiano e non)
2. La costruzione di una cisterna o di un bacino su pendii
3. La costruzione di una cisterna interrata o seminterrata per la captazione dell’acqua piovana.

1. Il pozzo è un metodo antico per recuperare l’acqua dalle falde sotterranee. Alcuni avranno la possibilità di costruire un pozzo artesiano che funziona completamente senza corrente elettrica.
Se ciò non fosse possibile è consigliabile sempre e comunque separare la funzione di estrazione dell’acqua da quella di distribuzione, in particolare utilizzando una pompa a energia solare che riempie il serbatoio quando c’è il sole. Verrà poi aggiunta una seconda pompa, se il serbatoio è interrato, oppure un semplice autoclave per aumentare la pressione dell’acqua.

2. Un’altra possibilità è offerta solo a chi vive in luogo in pendenza: è possibile creare bacini naturali anche costituiti da pietre e rocce che svolgono la funzione di filtro e che raccolgono l’acqua che defluisce dal pendio, oppure integrare il metodo precedente posizionando il pozzo e il suo serbatoio al di sopra dell’abitazione per sfruttare la forza di gravità, ottenendo così un sistema non dipendente dall’energia elettrica.

3. La costruzione di un serbatoio interrato è la soluzione più diffusa poiché è facilmente inseribile in qualunque contesto abitativo.
I serbatoi più diffusi sono quelli in polietilene e a seconda del modello possono essere forniti di filtri pompe e sonde interne. Con questo sistema si possono facilmente coprire tutti i fabbisogni dell’abitazione e d’irrigazione.

Se il serbatoio venisse progettato in fase di costruzione dell’edificio è necessario:

– prevedere un materiale adatto per la copertura;

– aumentare la superficie di captazione (creare un’unica falda opportunamente inclinata oppure due falde che convergono in un unico punto);

– se possibile il serbatoio va posizionato in modo da inglobare il serbatoio nella struttura, e quindi proteggerlo dalle basse temperature, e/o in modo da sfruttare la forza di gravità.

Vi consiglio di provare il livello base di raccolta dell’acqua piovana: esistono semplicissimi raccordi da installare direttamente sulla grondaia che tramite un rubinetto permettono di convogliare l’acqua che scende dal vostro tetto in un barile. La dimensione del barile è a vostra discrezione, potreste utilizzare qualunque tipo di contenitore oppure acquistare serbatoi più ricercati. Il sistema vi permette di avere da subito un minimo di riserva d’acqua per il giardino. Il costo è di circa € 30.

Un altro sistema molto basico è quello di convogliare le acque di scarico del lavello della cucina direttamente in un letto di ghiaia nel vostro giardino. In questo modo le vostre piante oltre ad avere l’acqua potranno utilizzare anche il nutrimento dato da piccoli residui di cibo che scendono attraverso il vostro lavello. Do per scontato che utilizzate solo detersivi altamente non inquinanti. Anche questo sistema è importato direttamente dalle Earthship.

USO DELL’ACQUA RACCOLTA e NORMATIVA

L’acqua raccolta può essere utilizzata sia per l’uso domestico come: docce lavatrici e wc, oppure come acqua potabile se opportunamente filtrata. A mio parere se si riesce a coprire tutto l’uso domestico è già un ottimo risultato, mentre riserverei il filtraggio dell’acqua per località ove non è disponibile l’acqua potabile.

A questo proposito vorrei dare una breve panoramica sulla normativa italiana.

In linea generale non esistono normative nazionali che regolino la raccolta dell’acqua. Il problema principale potrebbe riguardare l’installazione dei serbatoi, va quindi consultato il regolamento edilizio del comune di appartenenza.

In linea di massima consultando alcuni regolamenti edilizi del nord Italia vedo che:

-non sono consentiti serbatoi esterni, in particolar modo sopra le coperture nei centri storici.

È possibile realizzare un serbatoio all’interno di un vano tecnico chiuso ed eventualmente un serbatoio stagionale che verrà rimosso entro 90 giorni dall’installazione;

– la realizzazione di serbatoi interrati è quasi sempre concessa anche all’interno di zone vincolate (con vincolo paesaggistico). L’intervento è inoltre considerato “di lieve entità e quindi soggetto a procedimento autorizzatorio semplificato”;

– “l’obbligo di allacciamento all’acquedotto pubblico non vige per gli edifici che distano più di 300 metri dal più vicino manufatto erogatore di impianto”.

CONCLUSIONI

Ecco alcune soluzioni molto semplici che consentono di accumulare abbondante acqua.
La cosa interessante è che una volta fatto l’investimento, il sistema continuerà a funzionare quasi senza richiesta di energia o manutenzione.
L’acqua inoltre non solo è necessaria per le abitazioni, ma molto utile anche a tutti quelli che coltivano un orto in modo tradizionale.

“Possedere” un tale accumulo o una fonte vicina mi fa sentire più ricca e serena.
La storia dell’umanità si è plasmata intorno a questo elemento, come abbiamo fatto a dimenticarcene?



Cit.

1. Reynolds, Michael (1991), Earthship: Systems and Components, Vol. 2, Solar Survival Architecture;

FOTO

– Serbatoio recupero acqua 300 lt. ecorete.it

– “Capt’eau” uno dei tanti sistemi fai da te per la raccolta d’acqua dalla grondaia

– Contenitore con bambino: copertina del libro di Art Ludwig, “Water storage”
Sezione impianto: immobilgreen.it


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