Mercato genuino dei ferrovieri: il mercato a filiera corta di vicenza

Prodotti con il sapore di una volta, locali, di stagione, nel rispetto dell’uomo e della terra. Un gruppo di aziende agricole, cooperative sociali ed artigiani rispettosi della terra che propone cibo genuino e di stagione e altri prodotti fatti con amore. Oggi al mercato genuino dei Ferrovieri, incontriamo Luisa Aresu portavoce del gruppo.

Finalmente a Vicenza, prodotti locali, sani e di stagione: il vostro è un mercato a filiera corta, chi siete e cosa fate?

“Genuino ai Ferrovieri” è un mercato indipendente che si svolge da due anni nel quartiere dei Ferrovieri, in via Baracca, la mattina del secondo sabato del mese e da poco, in via sperimentale, anche del quarto sabato. Diamo spazio, in città, alle piccole aziende agricole che praticano un’agricoltura naturale e biologica, ovvero, coltivano secondo le stagioni, senza utilizzare pesticidi e altre sostanze nocive per la terra, né Ogm. La maggior parte delle nostre aziende locali è certificata bio, ma non tutte: pensiamo infatti che a dare valore a un’agricoltura naturale sia una relazione di fiducia che possiamo costruire tra produttori e consumatori, in uno scambio diretto tra la città e la campagna che ci mette in contatto con chi coltiva il cibo che portiamo tutti i giorni in tavola.
Partecipano al nostro mercato anche degli artigiani che lavorano con le mani materie prime naturali e a basso impatto ambientale, per esempio fibre tessili come l’ortica o la canapa, o cosmesi naturale e prodotti per la casa ecologici.

Come nasce l’idea di un mercato che permetta una relazione diretta tra agricoltori e consumatori?
Dare valore a questa relazione diretta anche in ambito cittadino, tutelando la biodiversità contro la cementificazione e promuovendo una filiera il più possibile vicina al consumatore sono ciò in cui crediamo. Chiunque può dialogare con i nostri produttori direttamente al mercato del sabato mattina in via Baracca, oppure alle nostre assemblee, che sono aperte a tutti, o ancora durante le serate di informazione e socialità che proponiamo durante l’anno.
Il nostro piccolo mercato bio vuole essere un esempio di “mercato etico” e indipendente, nato dai produttori insieme ai consumatori, che si potrebbe duplicare altrove. L’intento infatti non è solamente la vendita, ma la sensibilizzazione e l’informazione al consumatore, che passano attraverso il racconto dei prodotti da parte di chi li fà, in ogni suo particolare.

Che cosa differenzia questo mercato dai mercati più “classici”?
Spesso nei mercati locali anche più grandi e conosciuti, si sente la mancanza di solidarietà tra venditori e consumatori. Prevale l’individualismo e quello che conta è solamente il guadagno che si ottiene alla fine del mercato. Si perde così la relazione umana e la forza che viene dalla condivisione di valori e finalità. Il nostro mercato è costruito attraverso un’assemblea aperta alla quale possono partecipare tutti gli interessati che condividono i principi di base dell’agricoltura naturale, la filiera corta, la tutela della biodiversità e dell’artigianalità dei prodotti, garantendo ai produttori il giusto per il loro lavoro e ai consumatori l’accessibilità a questo tipo di prodotti. Un progetto possibile solo costruendo comunità, passo dopo passo, per proporre insieme un’alternativa all’attuale, insostenibile modello di sviluppo e al consumo di suolo.

Per voi fare Bio in cosa si traduce sul lato pratico?
“Bio” o “da agricoltura biologica”: nel corso degli ultimi vent’anni si è fatta chiarezza tra i veri sostenitori del movimento, ma anche confusione da parte dei media.
La definizione originaria di agricoltura biologica è l’insieme delle tecniche agronomiche più idonee al mantenimento della naturale fertilità del terreno, ad esclusione dei prodotti di sintesi chimica, allo scopo di tramandare il patrimonio della biodiversità alle generazioni future.
Praticamente, sostenere l’agricoltura naturale nel nostro territorio significa valorizzare le varietà locali e stagionali, contro la monocoltura e gli Ogm, prendendosi cura della terra anziché continuare a cementificarla.
Crediamo che nel nostro territorio siamo in molti a credere in questa economia solidale e locale che preserva la terra per il futuro: ci facciamo promotori di questo percorso e disponibili a fare rete con altre realtà che intendano continuarlo insieme.

Entrando nel concreto, cosa possono trovare i consumatori e i visitatori al mercato?
Il mercato si svolge dalle 8.00 alle 13.00 ogni secondo e quarto sabato del mese (tranne che nel mese di agosto), in via Baracca ai Ferrovieri, davanti al campo da rugby. Tra i banchi di circa una ventina di produttori trovate frutta e verdura bio di stagione; vestiti confezionati da una sarta con tessuti bio certificati canapa, lino, cotone, seta; cosmesi naturale e detersivi ecologici; birre artigianali e vino; confetture; formaggi di mucca e capra trasformati con latte a crudo; funghi da coltivare in casa a partire dai fondi di caffè; giochi in legno realizzati recuperando materiale; pane fresco cotto a legna; farine varie macinate a pietra; mandorle bio; succhi d’uva e tanto altro ancora!

Organizzate anche serate di informazione e socialità aperte a tutti, ci parli di qualche evento in particolare?
Come gruppo organizziamo nel quartiere (al cs Bocciodromo o in Circoscrizione) alcune serate su temi che ci riguardano da vicino (per esempio, le grandi opere, o i Pfas o le attività dei Gruppi d’acquisto solidale), cene con i prodotti delle nostre aziende per autofinanziare il mercato, gite alla raccolta di erbe spontanee in primavera. Sono dei momenti culturali e conviviali liberi e aperti a tutti. Per essere aggiornati potete seguire la nostra pagina facebook “Mercato genuino ai ferrovieri”, dove trovate tutte le nostre iniziative.

Cosa vi augurate nel prossimo futuro, per voi, il mercato e chiunque voglia intraprendere questo progetto?
Ci piacerebbe connetterci con altri mercati indipendenti che si svolgono a Vicenza, per fare rete e scambiare esperienze e dialogare con il Comune per richiedere spazi gratuiti per i nostri mercati. Già molte città d’Italia sostengono l’agricoltura contadina e i piccoli artigiani.
Sarebbe bello un giorno che in tutte le piazze delle grandi città ci fosse uno spazio gratuito dedicato a tutti quelli che come noi, ogni giorno lavorano con le mani, prendendosi cura dei frutti della terra, senza danneggiarla e avvelenarla… magari accontentandosi di meno, ma con la certezza di lasciare ai nostri figli un mondo un pochino migliore!

Per informazioni: Luisa 347 612 4124 – genuinoaiferrovieri@gmail.com


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