L’energia vitale (Qi) che circola nel corpo umano in un doppio flusso energetico (Yin e Yang) è influenzata dai cinque elementi, attraverso dei canali (meridiani) che collegano i vari organi.
Nel precedente articolo di Biolcalenda (Aprile 2017) abbiamo parlato dell’Agopuntura, che dalla maggior parte delle persone, è erroneamente considerata l’unica pratica della Medicina Tradizionale Cinese (più semplicemente abbreviata con l’acronimo MTC). Mi sembra quindi doveroso aprire una parentesi all’interno del percorso dell’analisi dell’equipe diagnostica in odontoiatria olistica unitaria integrativa per parlare di questo affascinante mondo annoverato tra le medicine complementari anche se si ritiene costituisca il più antico sistema medico conosciuto.
Le prime notizie documentate sulla Medicina Tradizionale Cinese (o Medicina Classica Cinese com’era classificata prima della grande rivoluzione culturale) risalgono a circa 5000 anni fà e di conseguenza le sue radici si perdono nella notte dei tempi.
Basandosi su una propria lingua, una propria cultura e una propria filosofia (il Taoismo) le distanze tra la medicina cinese e la medicina occidentale sono prima di tutto tra ambiti di pensiero e differenze nella concezione della natura e del suo rapporto con l’uomo e ancora più profondamente sono differenziati i modi di regolarizzare il mondo e di analizzarne i problemi. Ovviamente se le domande che ci si pongono sono diverse anche le risposte saranno molto differenti e difficilmente comparabili.
Chi legge per la prima volta testi di medicina cinese ha grosse difficoltà a capire il significato reale di termini come Qi, Yin e Yang, Meridiani, ecc.
Questo problema è aggravato dalle traduzioni infedeli di questi termini nelle lingue occidentali.
Per superare questo ostacolo è necessario sforzarsi di andare oltre l’aspetto antiquato ma bizzarro dei termini, per analizzare invece le relazioni che li legano e imparare ad apprezzare la struttura della loro teoria.
Un altro problema (anche se negli ultimi anni le cose sono notevolmente migliorate) è rappresentato dalle “letture” occidentali della Medicina Tradizionale Cinese, spesso orientate o verso una denuncia disinformata e passiva che classifica questa Medicina come un fenomeno ingenuo e antiscientifico; oppure, al contrario, verso una esaltazione totale e idealistica, che la considera la medicina perfetta e onnicomprensiva. D’altro canto, questo sistema è figlio della sua cultura…
Per capire la Medicina cinese occorre prima di tutto comprendere alcune differenze sostanziali tra le concezioni occidentali e quelle della tradizione cinese, almeno per quanto riguarda l’ambito della medicina.
La base della MTC si fonda sulla teoria dello Yin e dello Yang, dei Cinque Elementi, dei Meridiani e dell’energia vitale Qi.
La teoria dello Yin e dello Yang è probabilmente il concetto più importante e caratteristico della MTC: si può dire che tutta la fisiologia, la patologia e la terapia della Medicina Cinese possono essere ricondotti allo Yin e allo Yang.
Sono comunque princìpi difficili da definire e la loro comprensione avviene gradatamente, attraverso la comprensione dei molteplici aspetti che li caratterizzano.
In maniera estremamente schematizzata e semplicistica, possiamo definire che questa antica medicina, il cui approccio è detto “energetico”, si occupa di comprendere come lavora l’energia vitale (Qi) che circola nel corpo umano in un doppio flusso energetico (Yin e Yang) influenzata da cinque elementi (l’Acqua, il Fuoco, il Legno, il Metallo e la Terra) attraverso dei canali (meridiani) che collegano i vari organi.
Il suo obiettivo principale è la prevenzione e la MTC è in grado di diagnosticare in anticipo malattie e disturbi analizzando le disarmonie energetiche; perciò in Cina si usava pagare il medico quando si stava bene, interrompendo l’onorario in caso di malattia. Il medico quindi oltre che terapeuta, era un vero e proprio consigliere.
Altri esempi della diversità di vedute portano spesso ad una sorta di rovesciamento concettuale: per esempio, dove la medicina occidentale per stimolare il corpo a produrre il calore da sé, usa il caldo, in MTC si usa il freddo.
Infatti, come tutte le medicine naturali invece di contrastare il sintomo, ne ricerca le cause stimolando l’organismo ad attuare l’auto-guarigione con risultati, confermati dalla ricerca scientifica moderna, in genere migliori di quelli ottenuti con la medicina convenzionale.
I medici antichi erano in realtà dei sapienti che studiavano la natura nel suo complesso e riconoscevano i tipi di energia in comune e in relazione con il corpo umano.
Per esempio, gli stessi meccanismi servivano per capire la funzione del vento e quella dell’energia del fegato oppure lo studio del fluire delle stagioni e degli altri fenomeni naturali rapportati al funzionamento dell’organismo in relazione ai mutamenti energetici.
Con tale visione era quindi naturale e logico comprendere l’importanza della relazione tra uomo e ambiente e ampliando l’analisi e l’osservazione, tra le varie parti del corpo umano, individuando le principali strade attraverso cui scorre l’energia: noti in agopuntura come meridiani.
Rielaborata e aggiornata, in tempi moderni, la medicina tradizionale viene insegnata nelle università di tutto il mondo e praticata negli ospedali talvolta accanto alla medicina convenzionale.
Alla base della MTC vi sono tre princìpi fondamentali:
- l’uomo è ciò che c’è di più importante e il suo valore supera tutto il resto; questo sottolinea l’importanza dell’etica professionale;
- la prevenzione: gli sforzi devono mantenere una buona salute attraverso la cura dell’alimentazione;
- l’ambiente sociale e naturale, come il corpo e lo spirito umano, formano un tutt’uno, si influenzano a vicenda, sono connessi tra loro e interdipendenti.
Gli strumenti di diagnosi e terapia delle MTC sono cinque:
- la diagnostica energetica: un sistema molto raffinato che esamina il paziente e ne analizza i sintomi utilizzando, come punti di diagnosi, i polsi, gli occhi, la cute, la lingua e così via;
- la farmacologia cinese: che utilizza piante (fitoterapia), minerali e animali in diverso modo da quello della medicina convenzionale;
- l’agopuntura: attraverso l’introduzione di sottili aghi in particolari punti dei meridiani, dove scorre l’energia;
- il massaggio: si può agire sul sistema tendino-muscolare, osteo-articolare, dei meridiani e dei singoli punti di agopuntura;
- la ginnastica medica: il paziente esegue esercizi, sia lenti che vigorosi, coordinati ad una corretta respirazione.
Sono inoltre previste tecniche complementari, tra cui:
- La moxibustione: praticata stimolando i punti di agopuntura con il calore di un cannello di erbe (generalmente artemisia) infiammato detto, appunto, moxa;
- la coppettazione: sulla pelle del paziente vengono applicate delle ‘coppette’, dopo che l’aria al loro interno è stata riscaldata; in questo modo si crea una pressione negativa che solleva la cute come una ventosa.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, queste pratiche non sono affatto dolorose.
Oggi esistono innumerevoli nuovi approcci, che vanno dalla stimolazione elettrica o laser, all’integrazione della MTC con altre terapie alternative come la fitoterapia e l’omeopatia, osteopatia, yoga, shiatsu.
A causa dei suoi continui riferimenti alle energie naturali (acqua, aria, fuoco, terra…) in tempi moderni la MTC è stata guardata con grande scetticismo e spesso anche come fosse materia per ciarlatani.
Solo in tempi recentissimi la ricerca scientifica ha dimostrato l’efficacia di questa medicina che si è affermata in tutto il mondo, la stessa ricerca scientifica, recentemente è anche riuscita a tracciare i principali meridiani con tecniche radiografiche.
In conclusione, permettetemi di suggerire a chi volesse approfondire questa attraente metodologia che, solo attraverso un approccio storico, che valuti la Medicina Tradizionale Cinese nell’insieme delle sue origini, del suo sviluppo e delle sue relazioni e non solo nel prodotto finale, si può rendere giustizia a un sistema medico veramente affascinante anche solo come avventura intellettuale.