Cucina della Finlandia

Cucina della Finlandia

La cucina finlandese è piuttosto omogenea al resto della cucina nordica (Danimarca, Norvegia e Svezia). L’agricoltura del paese è da sempre caratterizzata dalla coltivazione di cereali come la segale, l’avena e il frumento e il clima molto freddo e la scarsa illuminazione invernale, ha condizionato la coltivazione degli ortaggi ad un numero abbastanza ristretto.

Infatti, fin dal Medioevo si coltivavano quasi esclusivamente vari tipi di rape, barbabietole, carote e brassicacee (cappucci, verze e navoni) poi, con la scoperta delle Americhe, sono arrivate le patate che ora forse costituiscono l’ortaggio più consumato. Più di recente sono arrivate le coltivazioni di broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo riccio, cavolfiore, cicorie, finocchi, spinaci, ceci, fave e piselli.

In questo quadro è comprensibile quanto ampio sia ancora il peso della raccolta di frutti selvatici come mirtilli rossi e neri, crespino, fragole, lamponi, more, olivello spinoso, piccole prugne, vari tipi di funghi, ma anche alcuni licheni e la corteccia di pino, che in alcune zone rurali è ancora utilizzata, in aggiunta ai cereali, nella preparazione di alcuni tipi di pane.

Molte sono le ricette tradizionali per la conservazione di verdure, frutta e funghi sotto sale o marinati. Il pesce di acqua dolce e di mare è molto utilizzato in tutto il paese, fresco e conservato (essiccato, affumicato, salato o marinato), le carni maggiormente consumate sono quelle bovine, suine e di renna, ma un importante ruolo riveste ancora la cacciagione.

L’apporto di grassi è garantito solo da grassi animali quali burro e strutto. Il latte vaccino è molto utilizzato per la preparazione di panna, panna acida e latticello (latte fermentato) e di diversi tipi di cagliata da utilizzare, sia cotta che cruda, ma anche per la preparazione di alcuni formaggi molto stagionati. Lo sviluppo delle comunicazioni e del commercio, soprattutto fra le due guerre, ha permesso un ampio arricchimento di ortaggi, frutta e cereali (aumento del consumo di frumento e riso), provenienti da tutto il mondo, variando molto la dieta e introducendo nuove tecniche di cottura.

Anche l’uso di grassi vegetali come olio di oliva, di semi e margarine è in forte aumento. In passato i principali piatti erano rappresentati da semplici pappe di cereali o casseruole di carni o pesci essiccati, cotti lungamente con verdure ed erbe, ora le preparazioni sono realizzate con cotture più veloci e variate ed è in aumento il consumo di verdure crude. Il pane è quasi sempre integrale, spesso di segale e molto usate sono le preparazioni senza lievito (gallette).

Ricette

Kaalikeitto (zuppa di cavolo) Rosolli (insalata di barbabietole sottaceto) H109& Kaalikeitto (zuppa di cavolo)
Ruispuuro con mirtilli (crema di segale) Karjalanpiirakat (crostatine della carelia) H109& Ruispuuro con mirtilli (crema di segale)

Biolcalenda di gennaio 2017


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