Incontro fra la cucina del sud e del nord. Così come il territorio marchigiano è orograficamente suddiviso fra costa, collina e montagna, anche la sua cucina è divisa territorialmente in cucina dei pescatori, degli agricoltori e dei pastori. Ancora frequente è l’uso dei cereali interi e dei legumi: fagioli, ceci, lenticchie, fave, ma anche cicerchie e roveja, una antica varietà di piselli ancora coltivata in piccoli appezzamenti.
Molto usata la frutta secca sia in piatti salati (noci, mandorle, pinoli) che in quelli dolci (fichi, uva e prugne secchi). Importante, anche dal punto di vista economico, la raccolta e l’uso in cucina del tartufo bianco (Acqualagna) e dei funghi di bosco. Per i primi è ancora in uso la pasta fatta a mano in casa, ma anche importante è la tradizione di pasta artigianale come quella di Campofilone. In definitiva possiamo dire che la cucina marchigiana può rappresentare il punto di incontro fra la cucina del sud e del nord, prendendo sia dalla tradizione abruzzese e laziale, che da quella dell’Umbria e della Romagna.
Ricette
Cotolette di finocchio | Zuppa di cicerchie | |||
Tagliatelle al sugo di fagioli | Piconi al formaggio e spinaci | |||
Beccute |