(Tra-)sformato di pane carasau con cetrioli e pomodori - Biolcalenda di maggio/giugno 2024

(Tra-)sformato di pane carasau con cetrioli e pomodori

La frutta, tipicamente, è appesa.
C’è una pianta, nata da un seme, che sviluppa prima le foglie e i fiori, quindi i suoi frutti.
Frutti, che diventano il grembo di altri semi e di una nuova pianta.

Un processo semplice, pulito, che evoca le forze limpide da cui nasce il creato (quelle del fuoco, dell’aria, dell’acqua, della terra, quella dell’etere cosmico), ma articolato in infinite forme creative, dal più minuscolo lichene, al baobab delle terre rosse dell’Africa.
In tutti si articola questo processo, questo ritmo.
Nella gran parte di queste piante il frutto è appeso. Che cosa starà lì a fare, il frutto, appeso?

Forse, attende.

Attende e si prepara per il suo destino di metamorfosi. Attende di essere sformato e tra-sformato.
Nella sua dimensione immediata, naturale, diventando cibo per la nuova pianta, perché la polpa del frutto nutre e protegge il seme. Oppure, diventando cibo e nutrimento per un animale, che lo coglie e se ne nutre direttamente per la sua sopravvivenza.
Nel suo rapporto con l’uomo, invece, diventando ingrediente (in-gradior, cammino dentro): entra nel cammino che ne farà vivanda per l’essere umano e quindi nutrimento, per quella parte di cosmo che è consapevole di sé (anche se troppe volte non sembra…): l’Uomo.


Ecco allora per voi una ricetta con frutti dell’orto appesi per questo numero di “Biolcalenda”, articolata in una modalitĂ  che prevede anche l’uso del pane carasau e l’uso di alcuni ingredienti di terra (le patate, la cipolla e la carota), che ci serviranno a dare colore ma soprattutto consistenza e base: la frutta appesa dove cade, quando cade? A terra!


Ingredienti per 6 persone: ceci, 240 grammi · pomodori semisecchi, 200 grammi · pane carasau, 200 grammi · farina di riso circa 200 grammi · 5 cetrioli (o zucchine) ·1 patata grossa bollita, 4 carote, 1 cipolla tritata · sale, pepe, lievito a scaglie, salsa di soia, olio evo, brodo/latte vegetale, semi di girasole, prezzemolo.

Preparazione: si sbuccino le patate, le si schiacci e si prepari una crema/puré con la cipolla tritata e soffritta, olio evo e brodo o latte vegetale, insaporendo a piacere, facendolo molto morbido, quasi una crema. A freddo, aggiungete un cucchiaio della farina di riso e mescolate.

Si taglino le parti verdi dei cetrioli con un pelapatate e le si faccia bollire in pochissima acqua salata. La parte interna, bianca, la si tagli a dadini e la si salti in padella con olio evo e salsa di soia.
Le carote: le si pulisca e si mettano a bollire, pure con poca acqua.

Si frullino separatamente carote e le parti verdi dei cetrioli, rimettendole poi sul fuoco. Si prepari nel frattempo un “pestino magico” con la farina di riso restante e olio, e lo si usi per addensare le due creme, a caldo, mescolando con un frustino.
Se le creme risulteranno troppo dense allungatele con un po’ di brodo o latte vegetale, e insaporite a piacere. La consistenza deve essere simile a quella della crema di patate.

Ora, prendete una teglia e disponetevi prima un filo d’olio, quindi la crema di patate. Poi uno strato di pane carasau precedentemente bagnato in brodo freddo. Poi nuovamente la crema, le creme di carote e di cetriolo, le zucchine e le melanzane, i pomodori tagliati grossolanamente, i semi di girasole, il prezzemolo, il lievito secco a scaglie.
Continuate così per due o tre strati, quindi infornate a 180°C per circa mezz’ora.

Poi tirate fuori dal forno e non rimanete appesi, senza far nulla! Prendete invece piatto, forchetta e coltello e assaggiate il vostro sformato, ancora caldo. SarĂ  buono.
Buon appetito!

(Tra-)sformato di pane carasau con cetrioli e pomodori - Biolcalenda di maggio/giugno 2024
(Tra-)sformato di pane carasau con cetrioli e pomodori – Biolcalenda di maggio/giugno 2024

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