Il fieno greco

Il Fieno Greco, talvolta chiamato anche foraggio o erba trigonella, è un’erba utilissima appartenente alla famiglia delle Leguminose, che trova le sue origini in Europa meridionale e in Asia. Ricerche archeologiche indicano che la pianta era già nota agli antichi Egizi, i quali la utilizzavano non solo come alimento, ma anche come rimedio medicinale e come profumo nell’imbalsamazione. Oggi è coltivato principalmente su scala commerciale in Medio Oriente, in India e in Marocco. In Italia si trova nelle zone pietrose della regione mediterranea, coltivato come foraggio.

Si tratta di una pianta erbacea annuale, che difficilmente cresce spontanea, preferisce terreni fertili, ben drenati e alcalini, con esposizione in pieno sole. Il nome “fieno greco” può trarre un po’ in inganno, perché la pianta non ha nulla a che fare con il fieno come lo conosciamo noi. Fa riferimento, invece, all’antico utilizzo che se ne faceva, cioè quello di alimento per il bestiame. La parola Trigonella, invece, prende origine da triganos=triangolare, in riferimento alla forma a triangolo dei suoi semi. Ogni fiore matura in un frutto costituito da un legume stretto lungo fino a 15 cm, la porzione basale del baccello contiene 10-20 semi, mentre quella apicale è più piccola e priva di semi. Questi ultimi sono di colore giallo-marrone, lunghi 5 mm, divisi in due parti disuguali da una profonda scanalatura e profumano di sciroppo di acero con una punta di sedano. Il Fieno Greco si riproduce per semina primaverile. Le piantine si possono coltivare in casa.

Si raccoglie in estate, quando i semi sono maturi: tagliare le piante intere alla base, raccogliere in mazzetti e lasciarle seccare al sole. Quindi procedere alla battitura e alla raccolta dei semi, passare questi ultimi al setaccio, per eliminare le impurità. Conservare i semi essiccati in barattoli di vetro o porcellana in ambienti bui e asciutti.

Il fieno greco è ricco di nutrienti essenziali, tra cui proteine, fibre, vitamine (come la vitamina A, la vitamina B6 e la vitamina C) e minerali (come il ferro, il magnesio e il potassio). Tuttavia, ciò che rende il fieno greco particolarmente interessante sono i suoi composti fitochimici unici, tra cui saponine, trigonellina e alcaloidi, che conferiscono alla pianta le sue proprietà benefiche.

Il fieno greco è un ingrediente versatile in cucina e viene utilizzato in molte culture culinarie in tutto il mondo. Le sue foglie possono essere utilizzate fresche o essiccate per aromatizzare piatti come insalate, zuppe e stufati. Tuttavia, è principalmente dalle sue semi che si estrae il caratteristico sapore e aroma che caratterizzano molte cucine del Medio Oriente e del subcontinente indiano. I semi di fieno greco possono essere utilizzati interi o macinati e aggiunti a curry, condimenti per pane, salse e persino dolci.

Per sfruttare al meglio il fieno greco in cucina, è importante conoscere alcuni segreti di utilizzo: prima di utilizzare i semi è consigliabile ammollarli in acqua per diverse ore o durante la notte. Questo processo aiuta a renderli più digeribili e a liberare i loro oli essenziali, intensificando così il loro sapore. Se poi si vuole intensificare il profumo basta tostarli leggermente in una padella a secco prima di utilizzarli. Questo aggiunge una nota di nocciola e un aroma più profondo ai piatti. Ma mi raccomando, il fieno greco ha un sapore distintivo e robusto, quindi è importante usarlo con parsimonia e bilanciarlo con altri ingredienti. Aggiungendone troppo, potrebbe sopraffare gli altri sapori del piatto.

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