Seppur il nome possa evocare, come assonanza qualcosa di ‘esplosivo’, ciò che davvero lo contraddistingue è la capacità di far rimanere inalterato il carico glicemico, mantenendo le calorie pressoché nulle .
L’eritritolo (indicato in etichetta con E968) è infatti un dolcificante al pari dello zucchero, con gusto e somiglianza visiva quasi confondibili che sta assumendo sempre più rilevanza, rappresentando una valida alternativa ai classici dolcificanti sintetici e semisintetici. E’ presente naturalmente nella frutta (pere, melone, uva…) e nella verdura (funghi, mais…) e viene ricavato mediante un processo di fermentazione. A lungo scarsamente considerato sul panorama scientifico, nutrizionale e culinario solo dal 2006, data di approvazione concessa dalla Commissione Europea, è entrato di diritto nel territorio europeo e italiano.
L’unico effetto collaterale riconosciuto, se consumato in dosi eccessive, può provocare blandi effetti lassativi. Certamente non apporta particolari proprietà benefiche tuttavia è considerato alimento sicuro, non pericoloso per l’organismo tanto che si tenta di annoverarlo come ‘lo zucchero del futuro’.
L’eritritolo è un polialcol, attraversa inalterato il nostro corpo che non è in grado di scomporlo poichè non lo “intercetta”. Solo una ridotta percentuale (si stima attorno al 10%) entra nel colon. La maggior parte delle quantità ingerita viene rapidamente assorbita nell’intestino tenue. Dopo il suo viaggio con il flusso sanguigno, il 90 % di esso viene escreto nell’urina lasciando inalterato il microbiota dell’intestino umano che non è in grado di attaccare battericamente il dolcificante.
Nello specifico, riportate di seguito, alcune delle numerosissime potenzialità:
* un potere dolcificante stimato al 70% rispetto al saccarosio (zucchero da tavola)
* un apporto di calorie pressoché nullo (0,24 Kcal/g, per essere precisi)
* un retrogusto gradevole, simile allo zucchero, utilizzato pertanto sia nelle bevande sia nelle preparazioni dolci
* è acariogenico ovvero non provoca la formazione delle carie sui denti
* non alza i livelli di zucchero nel sangue (lasciando pressocchè inalterati i picchi glicemici)
* non ha effetti su colesterolo e trigliceridi
Per questi motivi, risulta essere sempre più popolare tra le persone che affrontano una dieta a basso contenuto di carboidrati e particolarmente utilizzato dai diabetici per le sue virtù.
In sostituzione al comune zucchero, riuscendo a conferire il medesimo volume e consistenza con metà delle calorie rispetto alla media dei prodotti da forno dolciari più venduti, l’eritritolo risulta divenire un valido alleato in cucina permettendo di realizzare ottimi biscotti frollini, deliziose torte, buonissime confetture e molto altro ancora.
Per concludere, può certamente considerarsi un’alternativa ipocalorica ai dolcificanti ricchi di calorie come lo zucchero. È un edulcorante naturale, vegano e gluten free che, se usato in quantità moderate, non causa effetti indesiderati. Si consiglia comunque di acquistare eritritolo certificato biologico, così da evitare i rischi associati agli OGM.
Le ricette