Gli asparagi sono ortaggi primaverili teneri e succulenti, estremamente ricchi di proprietà benefiche. Rappresentano una varietà perenne, la cui coltivazione in Europa ebbe inizio oltre 1000 anni fa. Appartengono alla famiglia delle Liliacee, la stessa dell’aglio e sono stati sempre molto usati nella medicina popolare come rimedio contro i problemi di diuresi.
Gli asparagi selvatici, molto più sottili di quelli coltivati, crescono prevalentemente nei boschi di quercia e nei pascoli. Hanno un colore verde scuro e sono molto ricercati per il caratteristico sapore che li rende l’ingrediente ideale per risotti e frittate.
Gli asparagi sono uno scrigno di nutrienti benefici, tra i quali possiamo trovare fibre vegetali, acido folico e vitamine, con particolare riferimento alla vitamina A, alla vitamina C ed alla vitamina E. Presentano inoltre un interessante contenuto di sali minerali, tra i quali è bene evidenziare il cromo, un minerale che permette di migliorare la capacità dell’insulina di trasportare il glucosio dal flusso sanguigno verso le cellule del nostro organismo.
Un’altra proprietà benefica attribuita agli asparagi riguarda la loro potenziale capacità di aiutare il nostro cervello a contrastare il declino cognitivo, inoltre contengono elevati livelli di un amminoacido denominato asparagina, che costituisce un diuretico naturale, permettendo in questo modo all’organismo di espellere il sodio in eccesso.
Gli asparagi presentano un elevato contenuto di potassio, un sale minerale prezioso per la regolazione della pressione sanguigna e per il funzionamento dei muscoli, compreso il cuore. Sono ortaggi che non presentano particolari controindicazioni, se non un eventuale ipersensibilità alla pianta. Sconsigliati anche a chi soffre di calcoli o disturbi ai reni dato che si tratta di alimenti ricchi in purine. Tra gli “effetti collaterali” degli asparagi vi è l’odore caratteristico che assume l’urina dopo il loro consumo ma non c’è nulla da preoccuparsi, questo è dovuto alla presenza di asparagina.
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