Castagna d'acqua - Piante popolari

Castagna d’acqua

Trapa natans L.Lytraceae
Fioritura: giugno-luglio
Parti raccolte: frutti
Tempo di raccolta:autunno

Bussoletta Botanica
Come riconoscerla
Erba acquatica annuale, ancorata al fondo da radici filamentose; fusto gracile e sommerso su cui si sviluppano molteplici altre radici; le foglie, dalla lamina romboidale e dentata, sono disposte a raggiera e galleggiano in superficie per la presenza di un lungo picciolo rigonfio e spugnoso che funziona da organo di galleggiamento. Fiorisce in estate con piccoli fiori bianchi, solitari, da cui si formeranno frutti grigiastri, che contengono semi ovali, un tempo eduli. Calcitrapa era il nome latino proprio di un’arma che veniva gettata fra le schiere nemiche per trafiggere i guerrieri e la cavalleria. Linneo, alludendo all’aspetto spinoso dei frutti, ricavò il nome Trapa. Natans è il nome della specie che normalmente galleggia sull’acqua.

Dove osservarla
Un tempo abbondantemente coltivata nei canali ora nel Veneto è pressoché estinta. Sopravvive sporadica sul lago di Fimon (Vi) e nel Polesine sulle acque di qualche canale (Es. Collettore Padano).

Frammenti di etnobotanica
Usi alimentari:la parte edule è costituita dai semi da cui si ricavava una farina dal gusto gradevole che nel sapore ricorda la castagna; i semi si mangiavano anche arrostiti o bolliti.
Usi ludici:i frutti venivano infilati, per gioco, come collane, solitamente composte di tre, cinque o sette semi oppure si forava lateralmente il frutto, si infilava un filo di ferro e vi si soffiava di lato ottenendo una sorta di girandola.
Usi medicinali:e foglie cotte venivano mangiate per le loro proprietà rimineralizzanti e antianemiche e si preparava anche un cataplasma rinfrescante ad uso esterno; con la farina unita ad acqua si confezionavano delle pappe antidiarroiche.

Briciole d’Archivio
Sinonimi
Tribolus aquaticus Ray.; Tribolus lacustris Cord.; Tribolus aquaticus major Park.; Butomus damocratis. Ang..

Ricetta locale
Cocina La sua sostanza è una spezie di mandorla formata in cuore, dura, bianca, buona a mangiare, con gusto simile alla castagna. Se ne può fare della farina, che assomiglia alla farina di fava.(Madame Fochetti, in “Secreti overo Rimedij”, 1731)

Ricetta Storica
I suoi frutti sono triangolari e altri di quattro angoli, assai pungenti e duri, chiamati triboli, che si cuocono in acqua con sale; e alquanto del sapore della castagna ha, ma non così buono, anzi è mangiare più tosto d’animali bruti che di ragionevoli; e per esser l’erba che gli produce assai friggida, è da credere che i suoi frutti sieno ventosi e friggidi.(Giacomo Castelvetro, in “Brieve racconto di tutte l’erbe e di tutti i frutti che crudi o cotti in Italia si mangiano”, 1614)

Biolcalenda di dicembre 2015


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