Biodinamica: la dinamizzazione Fabio Fioravanti

La dinamizzazione

Con la dinamizzazione si ottiene una stretta compenetrazione tra acqua e preparato. Questa pratica ha lo scopo di esaltare e favorire al meglio le qualità e le doti dei preparati biodinamici, per cui sarà fondamentale eseguire correttamente questa operazione. Tutto è nato dall’acqua. Tutto ci è dato dall’acqua
J. W. Goethe

L’acqua è il medium primario in grado di trasferire a terreno e piante informazioni, forze e sostanze presenti nei preparati.
È importante che si giunga ad un’intima compenetrazione tra acqua e preparato attraverso la pratica della dinamizzazione. Questa pratica inoltre rappresenta un potenziamento delle qualità dei preparati. Non si tratta di una semplice miscelazione (mescolamento), ma si tratta di una attivazione del preparato.

La massa acquosa contenente il preparato deve essere mescolata energicamente in modo da ottenere un bel vortice profondo; una volta ottenuto il vortice è necessario invertire il senso di rotazione in maniera energica in modo da creare una ossigenazione del liquido (caos o caotizzazione) e determinare un vortice nel senso inverso. In questa fase di inversione di marcia del vortice l’acqua dovrà “ribollire” per via di un’azione vigorosa opposta al senso di rotazione. È dal caos che si può generare nuova vita ed un nuovo assetto. Il significato etimologico del termine caos sta ad indicare un’apertura (mi apro, mi spalanco, aprirsi), cioè apertura ad un nuovo impulso. Vari significati accompagnano questo termine, tra i quali vi è anche quello di confusione o con-fusione nel quale diversi elementi sono messi insieme e uniti tra loro. Da questa con-FUSIONE potranno emergere nuove proprietà. La condizione di caos permette l’ingresso di nuove proprietà e di nuove forze.
Anche un seme per poter germinare deve attraversare una sorta di caotizzazione che segna un passaggio di stato ed una nuova condizione.

Questo rimescolamento e conseguente formazione di vortici in un senso e nell’altro va portato avanti in via continuativa per 1 ora. Questa operazione prende il nome di dinamizzazione e può essere svolta manualmente utilizzando una apposita asta, un bastone oppure un ramo essiccato (ben ripuliti). È importante che il vortice sia ben fatto. Per effettuare questa operazione esistono anche attrezzature meccaniche dedicate (dinamizzatori meccanici) che vengono utilizzate per poter lavorare con superfici ampie e grossi volumi di liquido, e per ridurre la fatica.
Che si utilizzino macchinari o che si scelga il metodo manuale sarebbe auspicabile stabilire un intimo rapporto con questa attività.

Quando si effettua questa operazione è tassativo usare materiali inerti oppure naturali. Il contenitore per la dinamizzazione non deve essere di plastica, di alluminio, di vetroresina e non deve essere nemmeno zincato; si sconsiglia l’uso del cemento perché può contenere additivi chimici.
Si possono utilizzare contenitori in legno (legno privo di muffe, non trattato e privo di additivi chimici o altre sostanze potenzialmente inquinanti), in rame (il rame deve essere privo di ossidazioni), in vetro, in terracotta e in acciaio inox, puliti e incontaminati.
Forma e dimensione del contenitore per la dinamizzazione devono essere tali da permettere lo sviluppo di un bel vortice dalla forma armonica, dunque l’altezza del contenitore per la dinamizzazione dovrà essere maggiore della larghezza.
Per la formazione di un bel vortice armonico è importante che il recipiente per la dinamizzazione disponga di un fondo bombato (soluzione preferibile), cioè leggermente ricurvo.
Oltre ai preparati biodinamici è possibile dinamizzare anche tisane, decotti, macerati o altri composti liquidi; si va a potenziare ed esaltare le qualità del rimedio veicolando nel miglior modo il tipo di impulso e informazione in esso contenuta. Le potenzialità del movimento a vortice dell’acqua, con le sue geometrie a spirale, hanno lo scopo di esaltare le qualità dei preparati biodinamici e dei vari estratti vegetali.

L’irrorazione dei preparati biodinamici dovrà avvenire entro un’ora e mezza dal termine della dinamizzazione. Dopo questo periodo vi è un decadimento delle proprietà acquisite dall’acqua durante la dinamizzazione.
Per approfondire il tema dell’acqua e delle sue proprietà (comunque mai banali) si consiglia la lettura del testo “Acqua. L’acqua elettromagnetica e le sue mirabolanti avventure” del Prof. Roberto Germano (Ed. Bibliopolis). Si tratta di un testo complesso e molto specialistico.
Oppure si possono consultare i lavori dell’ormai famoso Prof. Masaru Emoto.


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