Già in diverse occasioni abbiamo ribadito la necessità di riconoscere il ciclo annuale ed il susseguirsi delle stagioni come respiro della Terra. Un pulsare ritmico che vede una sorta di espirazione durante il periodo primaverile (il cui culmine è rappresentato dalla festività di San Giovanni) ed una inspirazione che ha luogo nell’epoca autunnale.
Il culmine di questa inspirazione avviene durante l’epoca natalizia, epoca nella quale “la Terra è più compiutamente Terra; è del tutto sé stessa”.
Con queste stesse parole Rudolf Steiner descrive la particolarità del momento. In quest’epoca la Terra è particolarmente predisposta ad accogliere trovandosi in una condizione di massima recettività. Potenti forze si riversano dunque nel grembo terreno (o ventre materno) come conseguenza di questa inspirazione, e questo è uno dei motivi per cui il periodo natalizio viene da sempre celebrato come il momento più magico dell’anno.
Da questo momento le giornate torneranno nuovamente ad allungarsi, ma durante le 13 Notti Sante (dal 24 dicembre al 6 gennaio) la Terra “trattiene il respiro”. Così come il pendolo si ferma per un istante prima di cambiare direzione e senso di marcia, così avviene anche nel ritmo respiratorio.
Ciò consente la massima recettività da parte della Terra. Con l’espirazione primaverile/estiva avviene lo sviluppo del corpo vegetale della Terra; erbe, arbusti e alberi sviluppano biomassa in quantità determinando un gesto di espansione, dilatazione e crescita.
Mentre nella fase autunnale ha luogo il movimento contrario: la vita si ritira nel suolo. Tutta la biomassa prodotta nel periodo estivo si deposita nel suolo (foglie, semi, frutti etc.). Anche molti insetti attraversano la stagione fredda nel sottosuolo (forma svernante), così come gli alberi concentrano il grosso della linfa all’interno del tronco.
Ma questo gesto di inspirazione e contrazione va molto oltre, poiché durante l’inverno all’interno del terreno vengono elaborati i “mattoni” fondamentali che concorrono alla formazione dei vegetali (processo salino, elaborazione dei sali minerali).
Questo pulsare ritmico è determinato dal movimento del Sole (principale fonte di vita ed energia per la Terra) attraverso il suo moto ascendente e discendente. Dal Solstizio invernale a quello estivo vi sarà un progressivo incremento delle ore di luce (espansione), mentre dal Solstizio estivo a quello invernale vi sarà il movimento inverso (contrazione). Questo è un altro dei motivi per cui l’epoca natalizia viene celebrata da sempre come la principale festività.
Durante l’estate si manifesta il processo sulfureo (calore, maturazione), mentre con l’inverno abbiamo lo sviluppo del processo salino che “è di gran lunga il più importante per la vita germogliante, poiché le radici delle piante che si formano dai germi dipendono totalmente per la loro crescita dal rapporto in cui stanno con le formazioni saline del terreno”.
Questo è uno dei motivi per cui risulta particolarmente indicato l’uso dei preparati 500K e Fladen durante l’epoca autunnale. Con il 500K si favorisce al meglio il processo di umificazione, mentre con il Fladen si va a stimolare la corretta decomposizione della materia organica all’interno del suolo (ciclo del detrito).
Inoltre l’autunno, proprio per i motivi sopra citati, è tradizionalmente la stagione nella quale vengono svolte le principali concimazioni.
Ma Rudolf Steiner ci sollecita ad una comprensione intima e profonda delle forze che governano la Natura, e per questo ci regala potenti immagini attraverso il mondo dell’arte.
Arte come “riproduzione di quel che l’uomo sente in connessione con l’Universo”. E ancora “far rivivere in noi in possenti immagini le cose che il Cielo imprime nella Terra, le immagini che poi diventano realtà per l’anima umana”.
Suggerisce l’immagine della Madonna Sistina di Raffaello come “nata dalla grande e ingenua conoscenza della Natura e dello Spirito di un’epoca antica”.
“Nella festa natalizia si esprime la nascita del Bambino Gesù, destinato ad accogliere in sé il Cristo. Guardiamo a questo evento, guardiamolo nella figura di Maria e sentiremo anzitutto la necessità di rappresentare il capo di Maria in modo che in tutta la sua espressione e nello sguardo esso rifletta qualcosa di celeste. Dobbiamo tener presente che Maria si prepara ad accogliere in sé il Sole: il bambino, il Sole come esso irradia attraverso l’atmosfera. Scendendo più in basso abbiamo nella figura di Maria l’elemento lunare-terrestre. Ecco come ciò andrebbe pensato: l’elemento lunare-terrestre fluttua sotto la superficie della terra… raggiante come le stelle deve essere anche il capo di Maria nella sua espressione umana, affinché nella fisionomia, in tutto il gesto, abbiamo l’espressione dell’irradiazione solare.
Se ora andiamo fino al torace, dobbiamo avere ciò che è connesso col sistema respiratorio (ritmo), e cioè il bambino che si forma con l’elemento solare movendo dalle nuvole che fanno filtrare l’irradiazione solare nell’atmosfera.
Ancora più in basso abbiamo ciò che indica l’elemento lunare formatore di sale… le membra, la terra, la forza di gravità e così via, ciò che solo si può rappresentare mediante il drappeggio delle vesti umane le cui pieghe sono disposte in modo da seguire le forze terrestri. Nel basso, dunque, il drappeggio sarebbe conforme alle forze della Terra”.
Tratto da L’ESPERIENZA DEL CORSO DELL’ANNO IN QUATTRO IMMAGINAZIONI COSMICHE – Rudolf Steiner – Editrice Antroposofica
Nota: nel prossimo numero entreremo maggiormente nel merito dei tre processi alchemici “zolfo, mercurio, sale” in relazione allo sviluppo dei vegetali.