Il Mercurio
Fra i vari prodotti della terra i metalli rivestono un ruolo particolare …
Nellla serie dei sette metalli principali non poteva mancare il mercurio, anche se, in natura, si trova allo stato liquido e quindi appartiene all’elemento acqua.
Le caratteristiche del mercurio, che lo fanno assimilare con gli altri sei metalli, si riferiscono però allo stato solido del metallo che si ottiene mediante congelamento. In questo stato il mercurio condivide con l’oro e il ferro la proprietà di poter fondere e di lasciarsi forgiare e si inserisce nell’ordine corrispondente ai sette pianeti per quanto riguarda la conducibilità . Abbiamo visto, infatti, che la velocità dei pianeti, lungo le loro orbite, espressa in velocità angolare, è in rapporto con le caratteristiche di conducibilità dei metalli. Ai sette pianeti classici corrispondono i sette metalli principali. Al metallo mercurio corrisponde il pianeta Mercurio.
Mercurio era il messaggero degli dei che manteneva i collegamenti fra il cielo e la terra. Era anche il dio del commercio e promuoveva quindi gli scambi materiali e di conseguenza i rapporti associativi. Di questi rapporti associativi, degenerati, ne abbiamo un esempio al giorno d’oggi con le multinazionali. Anche il metallo mercurio ha la capacità di associare o meglio, nel suo caso, di amalgamere. Esso unisce in associazioni chimiche sostanze che altrimenti non avrebbero nessun significativo rapporto fra loro. E’ il caso del “fulminato di mercurio (Hg, C2, N2, O2) un’associazione di sostanze eterogenee e tra loro repellenti che esplode al più piccolo urto. Viene usato per l’accensione delle capsule dei proiettili.
Altro esempio molto difffuso di utilizzo del mercurio è l’amalgama dentale, associazione di argento e mercurio, in cui particelle di argento triturate vengono mescolate con alcune gocce di mercurio. I due componenti si saldano rapidamente fra di loro e formano una massa compatta che poi indurisce sempre più. In questo caso il mercurio entra in maniera ponderale nell’organismo umano e può provocare danni in quanto nel tempo l’amalgama rilascia parte della sua sostanza. Le particelle di mercurio hanno la facoltà di fissarsi facilmente sui grassi e tendono ad accumularsi. L’intossicazione da mercurio è una malattia grave per lo più di origine professionale che può provocare disturbi dell’apparato digerente (ulcerazioni delle mucose) e renali (nefrite). I più colpiti sono gli operai che lavorano direttamente a contatto con il metallo ma casi di avvelenamento collettivo si registrano anche in presenza di inquinamento diffuso dell’ambiente, specialmente dei mari. E’ il caso dei pescatori di Minamata, in Giappone, che nutrendosi in prevalenza di molluschi e pesci hanno accumulato nel loro organismo quantità tali di mercurio tali da provocare disturbi gravi e spesso mortali.
Il mercurio non provoca danni, ma anzi, svolge un ruolo essenziale, quando agisce nell’organismo umano in dosi omeopatiche come “processo del mercurio”. In questo ruolo esso interviene in due importanti funzioni, la digestione e la respirazione. In ambedue i casi il mercurio regola e determina il legame fra la natura esterna e la natura umana: nella digestione il cibo esterno, dopo varie elaborazioni, viene assimilato e convogliato nei flussi sanguigno e linfatico, nella respirazione l’aria esterna, ricca di ossigeno, viene scambiata con l’aria interna, ricca di anidride carbonica. In ambedue i casi il mercurio contribuisce ad “amalgamare” l’uomo con l’ambiente in cui vive.