L’estratto di ginkgo biloba è efficace nel trattamento dei pazienti affetti da morbo di Azheimer.
Il Dipartimento di Psichiatria dell’Università Cattolica di Roma ha effettuato uno studio clinico per accertare l’efficacia degli estratti di ginkgo biloba nelle forme lievi e moderate di demenza tipo Alzheimer. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica European Journal of Neurology, 2006,13,981-5. Lo studio in questione ha dimostrato che gli effetti curativi osservati in seguito alla somministrazione dell’estratto di ginkgo sono paragonabili a quelli ottenuti con la somministrazione del farmaco che attualmente viene impiegato di routine nelle forme iniziali della malattia (donazepil).
IL MORBO DI ALZHEIMER
E’ una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale dovuta alla morte progressiva dei neuroni cerebrali. Mano a mano che la malattia evolve, i neuroni riescono a comunicare tra loro con sempre maggiore difficoltà. Da qui la grave perdita di memoria, il disorientamento, la progressiva riduzione delle capacità intellettive e il declino delle abilità necessarie nella vita di tutti i giorni. Fino ad arrivare alla perdita totale dell‘autonomia personale.
Colpisce circa il 5% delle persone giunte ai 65 anni e il 22% di coloro che hanno oltrepassato gli 80 anni. La causa di questa patologia non è attualmente ancora nota anche se, accanto ad una componente genetica, da tempo sono stati individuati dei fattori, innanzitutto dietetici, che sembrano essere correlati con un aumento del rischio di sviluppare la malattia: la carenza di sostanze antiossidanti (in particolare delle vitamine A, C, E), l’eccesso di grassi saturi (presenti nella carne e nei formaggi), l’aumento della colesterolemia, una dieta troppo ricca rispetto alle effettive necessità.
IL GINKGO BILOBA
Lo studio citato conferma i risultati positivi (un aumento significativo delle capacità intellettive e un miglioramento delle attività sociali dei pazienti) già ottenuti mediante l’impiego di ginkgo in pazienti colpiti dall’Alzheimer e segnalati in uno studio del 1997 (pubblicato sulla rivista Journal of the American Medical Association, ed. italiana, n.1/1998).
Il ginkgo biloba protegge il cervello aumentando l’ossigenazione delle cellule cerebrali e sviluppando notevoli proprietà antiossidanti e protettrici del microcircolo.