Kuzu? Sento già il commento irritato di qualche lettore: «Ma che gli salta in mente a quelli della redazione: dopo averci subissato con il seitan, il tofu, il tamari, lo shoyu, il tempeh, il miso e altri oscuri prodotti, difficili da trovare e il cui nome è perfino quasi impossibile da ricordare (e che mia nonna, vitalissima fino a 90 anni, non sapeva nemmeno che esistessero), eccoli con un’altra novità.
Leggi tutto >>Negli ultimi anni, specialmente durante la pandemia, ci siamo abituati ad ascoltare in televisione i consigli, i pareri e le prescrizioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che si occupa di questioni attinenti alla salute dei singoli e della nostra comunità nazionale. Non deve dunque meravigliare se l’ISS dice la sua anche sul consumo della pizza.
Leggi tutto >>Nella dieta mediterranea l’olio d’oliva è il condimento principale e, nello stesso tempo, un alimento pregiato anche dal punto di vista nutrizionale visto che produce riduzione del rischio cardiovascolare e perfino minore mortalità per tutte le cause.
Leggi tutto >>Uno si guarda in giro e la sensazione prevalente è quella dello scoraggiamento e dell’impotenza.
Di fronte a problematiche gigantesche e all’enormità della crisi climatica viene da pensare che il contributo delle scelte individuali si perda come una goccia d’acqua nell’oceano.
Spesso nelle ricette che utilizzano ingredienti naturali la denominazione farina è quasi sempre seguita da altre specificazioni: macinata a pietra, integrale, tipo 2, tipo 1, ecc. Ma che cosa significano queste indicazioni e, soprattutto, quali sono le caratteristiche nutrizionali e salutistiche che ci stanno sotto?
Vediamo di chiarirci le idee. Prima di tutto la tecnica di macinazione a pietra. Non si tratta di un arcaismo, ma di una tecnica millenaria che consente allo sfarinato di essere naturalmente ricco di fibre,
Leggi tutto >>Credo non ci siano italiani che non sappiano almeno dell’esistenza dei burger vegetali.
Coloro che li hanno assaggiati sono sicuramente una minoranza, ma la tendenza dei consumi è in aumento e la varietà dei prodotti in commercio pure. Con vistose differenze qualitative tra l’uno e l’altro.
Il consumo di cibo ultraprocessato potrebbe determinare effetti negativi sull’aspettativa di vita. Queste le conclusioni di uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Navarra (Spagna) (The American Journal of Clinical Nutrition, Volume 111, Issue 6, June 2020, Pages 1259–1266).
Leggi tutto >>Esiste una notevole differenza qualitativa tra il gelato artigianale (o, ancor meglio, preparato in casa) e quello industriale. Quest’ultimo è un prodotto ultra processato (cioè risultato di processi industriali spinti), pieno di grassi di qualità mediocre, di zucchero e di una grande quantità e varietà di additivi e di miglioranti. È noto che il consumo di troppi alimenti processati fa aumentare il rischio cardiovascolare (The British Medical Journal 2019;365:l1451).
Leggere l’elenco degli ingredienti è praticamente impossibile anche perché,
Mattinata di primavera avanzata con tempo incerto. Non fa freddo, ma una pioggerellina insistente sconsiglia di fare grandi progetti. Finalmente sembra che il cielo abbia pietà: non piove più, almeno al momento. Scarpe pesanti, giacca a vento leggera con cappuccio (non si sa mai) e esco.
Leggi tutto >>In qualsiasi supermercato i prodotti che sfoggiano il marchio della catena commerciale sono adeguatamente segnalati e hanno generalmente un prezzo più conveniente rispetto agli equivalenti “di marca” e di qualità analoga.
Leggi tutto >>Non è una novità: mangiare facendo altro è sempre stato fortemente sconsigliato dal buon senso e dalla sapienza popolare. Una certa ritualità nel consumo del pasto è indispensabile non solo per una buona digestione, ma, almeno per i soggetti sovrappeso, anche per la prevenzione delle malattie metaboliche (obesità diabete, ecc.).
Leggi tutto >>Sulla rivista Molecular Nutrition and Food Research (19 giugno 2019) è stato pubblicato un imponente lavoro di raccolta di dati scientifici che conferma i benefici della bevanda più bevuta al mondo, dopo l’acqua: il tè.
Leggi tutto >>Da qualche anno la pasta prodotta con farina di legumi trabocca dagli scaffali dei supermercati e i consumatori non sono più solo persone con qualche problema di salute (celiaci o intolleranti al glutine), ma anche molti che seguono una dieta “sana”.
Leggi tutto >>Le diete iperproteiche, basate sul consumo di grandi quantità di proteine (carne) e con una forte riduzione degli alimenti ricchi di carboidrati vanno per la maggiore e, con varie denominazioni (Scarsdale, Atkins, Zona, Dukan, ecc.), sono proposte per la loro capacità di far perdere peso rapidamente e di normalizzare la glicemia.
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