Foeniculum vulgare Miller Apiaceae
Fioritura: giugno-agosto
Parti raccolte: radici, fusto, foglie, frutti
Tempo di raccolta:primavera (fusto, foglie), autunno (frutti), alla fine del primo anno (radici)
Bussoletta Botanica
Come riconoscerla
Erba robusta, annuale o perenne, aromatica, con fusto cilindrico, ramificato e alto anche un paio di metri. Le foglie alla base abbracciano quasi del tutto il fusto e la lamina si suddivide in sottilissimi filamenti. I piccoli fiori gialli sono riuniti in infiorescenze (botanicamente definite ombrelle). E’ il progenitore del finocchio coltivato.
Dove osservarla
Incolti aridi e scarpate
Frammenti di etnobotanica
Usi alimentari: le varie parti della pianta venivano aggiunte a verdure cotte, zuppe, insalate, frittate e per aromatizzare il pane, le carni, le castagne lessate, la pasta, le patate fritte.
Usi liquoristici: i frutti erano messi a macerare in vino bianco per una settimana oppure usati per aromatizzare la grappa.
Usi magici: per tenere lontano il malocchio, si confezionavano dei sacchettini di stoffa in cui si mettevano semi di finocchi, foglie di olivo (Olea europea L.), benedetto nella settimana santa, sale da cucina. Venivano cuciti all’interno dei vestiti degli emigranti e messi nelle stalle per proteggere gli animali.
Usi medicinali: l’infuso dei frutti e della pianta veniva assunto oralmente dopo i pasti per facilitare la digestione, per stimolare alle puerpere la montata lattea, come analgesico e per favorire il sonno (un’usanza conosciuta anche da Ildegarda di Bingen nel XII secolo e confermata da recenti studi).
Usi veterinari: i frutti venivano aggiunti al fieno per aumentare la produzione del latte alle mucche.
Ricetta locale
Pane di finocchio
Ogni tanto nelle case si preparava un pane usando farina bianca di frumento e nell’impasto si aggiungevano sale, fichi secchi tagliuzzati, mele tagliate a fette, uva appassita, zucca cotta e semi di finocchio. Quando l’impasto era ben amalgamato si cucinava con le brace sopra.
(Montericco, luglio 1958, Maria, anni 47,casalinga-contadina)
Ricetta Storica
Finochiella
Trita festuche bianchi e fronde e sale, olio, pevere per minestra, per insalata lessa, condisce su piatelletto.
(Finochiella. Trita la parte bianca e anche le barbe e aggiungi sale, olio, pepe per fare minestra. Per fare insalata, lessa e poi condisci in un piatelletto.)
(Giovanna Casagrande, in “Gola e preghiera nella clausura dell’ultimo ‘500”, 1989)