In precedenza ho parlato di biotipi cromatici, vale a dire della classificazione delle iridi in base al colore: tale distinzione può risultare più chiara e "giustificabile" rifacendosi alle origini del costituzionalismo occidentale, in particolare alla teoria degli umori o temperamementi di Ippocrate-Galeno (vedi numero precedente).
Passando ad un'analisi più specifica dell'iride, dopo averne osservato il colore di base, è spontaneo notarne, ad esempio, le macchie cromatiche , visibili anche ad occhio nudo.
L'iridologia è una disciplina olistica, che valuta lo stato generale del soggetto: aspetti fisici e psichici ereditari, costituzionali ed acquisiti, normali e patologici.
Osservando l'iride nell'insieme delle sue caratteristiche strutturali si giunge ad una valutazione degli aspetti generali del sistema biopsichico ( energia, vitalità, equilibrio, tossiemia ecc.). E' tuttavia opportuno riuscire a distinguere quali disturbi funzionali e disturbi organici sono derivati dallo squilibrio energetico iniziale.
La classificazione delle costituzioni iridologiche (linfatica, ematogena, mista, eterocromica*) brevemente descritta in un articolo precedente, è la più nota ed utilizzata, messa a punto da J.Deck e collaboratori, pubblicata in tedesco nel 1965 e tradotta in inglese nel 1982 col titolo “Principles of iris diagnosis”.
Per renderci conto del significato autentico del costituzionalismo è necessario risalire almeno alle sue origini occidentali, nella Grecia antica: la dottrina, “fondata” da Ippocrate (Cos 460-370 a.C.) fu poi ampiamente modificata e sviluppata da Galeno (138-201 a.C).
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