Voi dite spesso: – Vorrei dare, ma ai meritevoli soltanto. –
Le piante del vostro frutteto non dicono così, né le greggi del vostro pascolo.
Esse danno per vivere, poiché tenere è perire.
Certamente colui che è degno di ricevere i giorni e le notti, è degno di ricevere ogni altra cosa da voi.
E colui che è degno di bere dall’oceano della vita, merita di riempirsi la coppa nel vostro piccolo ruscello.
E che deserto più grande ci sarà di quello che giace nel coraggio e nella fiducia, anzi, nella pietà del ricevere.
E chi siete voi perché gli uomini debbano strapparsi il loro cuore e svelare il loro orgoglio, perché voi possiate vedere il loro nudo valore e la loro fierezza impassibile? Vedete prima se voi stessi siete degni di essere dei donatori, e strumenti del donare.
Giacché in verità, è la vita che dà alla vita, mentre voi che vi giudicate donatori, non siete che testimoni.
E voi che ricevete, – e voi tutti ricevete, – non lasciate che la gratitudine vi opprima, altrimenti create un giogo in voi e in colui che vi ha fatto un dono.
Piuttosto sollevatevi insieme col donatore sui suoi doni, come se fossero ali, poiché essere troppo coscienti del vostro debito è dubitare della sua generosità che ha per madre la terra feconda, e come padre Dio.
G. Kahlil Gibran