L’uso del macerato di consolida in agricoltura

Il macerato di Consolida può essere utilizzato come fertilizzante naturale per sostenere la nutrizione delle piante, e può essere impiegato anche in caso di stress dovuto a carenze idriche (siccità) oppure in fase di post-trapianto durante il periodo estivo per favorire la radicazione ma soprattutto la ripresa vegetativa.

In questo caso lo si potrebbe anche miscelare con il preparato biodinamico 500K ottenendo ottimi risultati.
La macerazione agisce portando sali minerali prontamente solubili e si avvicina di più alla consueta concimazione. È preferibile irrorare il macerato al piede della pianta, per via radicale. Durante la stagione estiva, in caso di siccità, è buona norma distribuire il macerato in giorni di “radice” oppure in giorni di “foglia” favorendo appunto l’impulso legato agli elementi “terra” e “acqua” (vedere calendario biodinamico).

La preparazione del macerato è abbastanza semplice ed economica. È necessario 1 kg di foglie fresche, oppure 200 grammi di foglie secche, che vanno messe a macerare in 10 litri d’acqua per alcuni giorni (le foglie della Consolida sono ricche di nutrienti).  Il tempo di macerazione varia in base alle temperature, e può andare indicativamente dai 3-4 giorni con giornate calde fino agli 8-10 giorni circa con giornate più fredde. Non bisogna mai eccedere con i tempi di macerazione poiché potrebbero verificarsi problemi legati a putrefazioni e marcescenze indesiderate.

L’aggiunta di una manciata di zeolite in polvere oppure di argilla può migliorare il processo di macerazione ottimizzando il risultato finale. Una volta terminato il periodo di macerazione è necessario filtrare il liquido diluendo il tutto con altra acqua in rapporti che possono variare in base a esigenze e necessità effettive (1:5, 1:10, 1:20 etc.), dai più concentrati ai più diluiti.
Prima di allestire il macerato è buona norma verificare il pH dell’acqua che dovrà essere neutro o leggermente acido. Per la misurazione del pH è sufficiente una cartina tornasole, mentre per correggere le acque alcaline è possibile utilizzare succo di limone, aceto oppure acido citrico (purché si tratti di un formulato ammesso in agricoltura biologica).

La raccolta delle foglie (o comunque della parte aerea della pianta) andrebbe svolta in primavera poiché in questo periodo si ha la maggior concentrazione di elementi nutritivi proprio in questi organi vegetali. Mentre le radici di Consolida contengono mucillagini e dovrebbero essere raccolte tra l’autunno e l’inverno; il loro eventuale impiego come macerato per uso agricolo risulta particolarmente utile in caso di siccità.
È importante sempre e comunque evitare eccessi, oscillazioni o carenze per quanto riguarda la gestione dell’irrigazione garantendo una certa frequenza ed una certa costanza nell’apporto idrico, mentre l’eventuale impiego di macerati deve tenere conto delle effettive necessità delle colture. Per ottimizzare l’efficacia del macerato si possono eseguire 2 o 3 interventi a distanza di 3-4 giorni ciascuno.

Le specie maggiormente diffuse in Italia sono Symphytum officinale (Consolida maggiore), Symphytum tuberosum (Consolida femmina) e Symphytum tuberosum subsp. angustifolium (Consolida a foglie strette), ed ognuna può essere utilizzata per l’allestimento di macerati per uso agricolo.
Quando si raccolgono piante ed erbe spontanee è buona norma preservare sempre almeno 1/3 della vegetazione in modo da favorirne nuovamente la propagazione e la conservazione.
Non è corretto nei confronti della Natura saccheggiare e razziare in modo egoistico le risorse che Madre Terra offre gratuitamente, mantenendo nei suoi confronti un atteggiamento di rispetto e gratitudine.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *