Alcuni rimedi per fronteggiare caldo e siccità

L’attuale crisi climatica e ambientale ormai rappresenta il problema principale per l’agricoltura. Siccità e temperature superiori alla norma sono ormai una costante, non solo nel periodo estivo ma anche durante la primavera. Si tratta di condizioni che possono mettere in seria difficoltà la produzione dei campi.

Occorre dunque pianificare azioni nel breve e nel lungo periodo che possano contenere e limitare queste problematiche partendo da quello che è il fondamento essenziale nella pratica agricola: IL SUOLO. Un terreno ricco di humus ha la capacità di trattenere acqua in buone quantità e agirebbe dunque da “serbatoio” e scorta idrica nei casi di emergenza. Questo perché l’humus agisce come una sorta di spugna.

Tra le funzioni della sostanza organica nel suolo (humus) vi è proprio la ritenzione idrica: la sostanza organica può trattenere una quantità d’acqua fino a 20 volte il suo peso. Ciò aiuta a prevenire fenomeni di essiccazione e di ritiro dei suoli, e può aumentare in modo significativo la capacità dei terreni sabbiosi di trattenere l’umidità. Ma il ricorso all’uso di fertilizzanti di sintesi, nel tempo, ha ridotto sempre di più il contenuto di composti organici nel suolo (carbonio organico). Mentre l’Università di Sydney ha rilevato che i terreni biodinamici trattengono mediamente il 55% in più di acqua rispetto ai metodi di coltivazione industriali. Ciò è dovuto anche alle sostanze cementanti (colloidi organici) prodotte dalle comunità batteriche che costituiscono l’humus.

Si può incrementare il contenuto di humus nel terreno attraverso una buona agronomia; sane concimazioni organiche come compost ben trasformato, humus di lombrico e sovesci plurispecie sono la base essenziale per migliorare le caratteristiche complessive del suolo (vedere anche numeri precedenti).

Come intervento di soccorso per piante sofferenti e aiuto in caso di siccità risulta utile il macerato di Ortica con aggiunta del 500K dinamizzato secondo i dosaggi classici. Poter effettuare questi interventi in momenti determinati in base al calendario biodinamico può risultare particolarmente indicato. La scelta di momenti particolari nei quali vi sia un impulso di acqua particolarmente marcato risulta utile per favorire al meglio l’azione e l’efficacia del macerato di Ortica, del 500K, oppure nel caso di irrigazioni di soccorso.

Anche il ricorso al Litotamnio è utile in caso di siccità, eventualmente in aggiunta al macerato di Ortica (il Litotamnio è un particolare tipo di alga).
È possibile utilizzare la Camomilla sotto forma di tisana o di macerato poiché questa specie contiene una sostanza che stimola l’accrescimento delle piante (questa sostanza è attiva anche a diluizioni infinitesime). Questa possibilità è oggi stata confermata da numerose ricerche con gli oligoelementi.

Sempre come intervento di sostegno in caso di siccità possono risultare molto utili piante ricche di mucillagine come Aloe e Fico d’India oppure i semi di Lino. Si tratterebbe di ottenere estratti vegetali che, opportunamente diluiti, andrebbero utilizzati sulle colture sofferenti. Anche la Consolida può essere utilizzata come macerato poiché questa specie è ricca di mucillagini. Per quest’ultima si usa la parte aerea in dose di 1 kg di pianta fresca in 10 litri d’acqua; filtrare e diluire da 1:10 a 1:40 a seconda delle necessità. Il macerato agisce portando sali minerali prontamente solubili, ed è preferibile irrorarlo al piede della pianta.
Ma è possibile utilizzare anche argilla (caolino) che, ricoprendo il vegetale di una patina biancastra, ha lo scopo di contrastare i danni da stress termico. La protezione delle colture da bruciature e riscaldo avviene in virtù di un sottile strato di polvere minerale che va a ricoprire il vegetale. Il caolino in polvere va miscelato con acqua e distribuito sulla vegetazione in dosaggi che variano dai 2,5 ai 4 kg per 100 litri. Dove possibile si possono impiegare anche apposite reti ombreggianti.

Sarà opportuno utilizzare specie e varietà meno esigenti per quanto riguarda il bilancio idrico, che siano in grado di tollerare caldo intenso e siccità. Queste specie e queste varietà oggi sono definite “cibo intelligente” per i vantaggi che offrono a livello ambientale, energetico e nutrizionale. Ma occorreranno strategie e rimedi che possano risolvere alla base il problema della siccità, come azioni di rimboschimento e piantumazione di alberi su larga scala, fermando l’avanzata del cemento ed anche dell’inquinamento ambientale. Per poter fare ciò è necessario ridefinire un modello economico (e di sviluppo) diverso da quello che caratterizza l’attuale società.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *