Greta Thunberg, ragazzina svedese di 16 anni, un bel mattino ha deciso di puntare il dito contro il problema del surriscaldamento globale, e costringerci a guardare in faccia la realtà : qualcosa sta succedendo, qualcosa che rischia di mettere a repentaglio non solo il benessere nostro, ma la vita del pianeta che ci ospita e di cui siamo responsabili. Non importa se qualcun altro a gran voce afferma che non è vero niente, che non si sta riscaldando per niente e che anzi si sta raffreddando. A voi cosa sembra?… Tutto normale?…
Ma l’aspetto su cui vorrei farvi ragionare sono le reazioni a cui abbiamo assistito nei giorni seguenti.
Facebook si è riempito di fotomontaggi in cui la ragazzina (a cui evidentemente NESSUNO si e’ sognato di chiedere il permesso) mostrava cartelli improbabili con appelli per temi connessi all’ecologia o anche a fesserie che non facevano ridere nessuno. Perchè non c’è niente da ridere. Poi c’è stato perfino chi ha pubblicato la fotografia di Greta che fa colazione e mangia merendine confezionate nella plastica e allora tutti a dire:
– OOOOHHH GUARDA! Mangia cibo spazzatura!
E certo che mangia cibo spazzatura, perchè quello è il cibo che NOI siamo stati capaci di inventare negli ultimi 40 anni. NOI le abbiamo messo in mano le merendine confezionate nella plastica!
La nostra alimentazione e’ cambiata radicalmente negli ultimi 40 anni, come mai era successo in passato.
E non basta, c’è perfino stato qualche fenomeno che ha obiettato sul fatto che Greta indossa un giacchettina gialla di plastica. E allora tutti a dire:
– OOOOHHH GUARDA! Indossa una giacchettina di plastica, lei che parla tanto!
Infine le talpe abituate a scavare dentro le notizie hanno ipotizzato che l’esternazione di Greta fosse da mettere in relazione con il libro recentemente pubblicato da sua madre. Mi sembra una fesseria, visto che il libro non parla di riscaldamento globale e non riporta alcun riferimento o fotografia di Greta. Si è trattato evidentemente di illazioni senza senso, dettate dal risentimento interiore di chi, abituato a nuotare nel fango, vede fango in ogni cosa.
Siamo fatti così, ma questa ragazzina deve proprio aver colpito nel segno se cosi in tanti hanno avuto queste reazioni.
Sono reazioni che denotano quanto ci sentiamo in colpa e allora, invece di dire:
– OH cavoli questa ragazzina ha ragione, siamo dei cretini, avremmo dovuto arrivarci da soli!
Noi (come genere umano) dovremmo vergognarci di tutti i danni che abbiamo combinato, danni che hanno portato il pianeta a questa condizione.
Invece no. Noi, i Soloni arraffoni su cui ricade la colpa di questa situazione vergognosa, ci perdiamo a guardare la giacchettina; NOI, che siamo gli artefici di un pianeta pieno di immondizia, di rifiuti tossici, di ingiustizie ai danni della natura, tutto quello che siamo capaci di fare è cercare il modo di denigrare la persona che ci ha portato il messaggio, invece di ascoltarlo.
Perché ha ragione lei. E’ questo che ci da molto fastidio.
Non posso fare a meno di citare una frase del filosofo Herbert Marcuse, una frase che ritengo molto adatta a questa situazione: quando il dito indica la luna, l’imbecille guarda il dito.
Forse è meglio se smettiamo di fare gli imbecilli. Che ne dite?