Abitare bioecologico 1

Problematiche dell'abitare oggi: inquinamento interno e consumo energetico
I principi dell'architettura bioecologica si basano su una filosofia molto valida per tutti gli aspetti della vita. Il primo principio di tale "filosofia della vita", che regola i cicli biologici e comprende le leggi naturali, è l'Etica.

Il richiamo all'etica non è casuale: c'è una situazione preoccupante per l'apatia diffusa nella maggior parte della gente  in merito alle questioni che riguardano la salvaguardia dell'ambiente, la tolleranza per il "diverso", la salute pubblica, la dignità umana, la pace sociale e i diritti garantiti dalla Costituzione.

Nell'Architettura chi prende coscienza, si assume anche delle responsabilità.
Per questo è sorta anche l'ANAB, che nasce nel 1989, per dare una risposta globale allo stato di progressivo degrado e distruzione dell'ambiente. Si è voluto proporre una radicale rilettura dell'architettura  basata sull'etica e sulla sostenibilità. Si è voluto rimettere al centro del percorso di ricerca culturale, professionale, tecnologica e culturale di chi fa architettura la consapevolezza di lavorare per l'uomo, per la sua salute psicofisica e di operare per l'equilibrio dell'ambiente.
Proponiamo quindi un'Architettura che riprende ad imparare dalla natura, i metodi, i rimedi, i ritmi, i percorsi per costruire luoghi dove vivere meglio, con città più sane e più belle.

Il  logo dell'ANAB, che si è guadagnato la sua meritata conoscibilità, è una felice elaborazione grafica di graffitti camuni e rappresenta la casa come archetipo della vita umana in accordo con la natura: LA CASA E' INSIEME ALBERO, SOLE , UOMO.
Ogni attività edile è fondamentalmente  un "atto di violenza" contro la natura. Nel costruire dobbiamo essere attenti a mediare tra le nostre esigenze effettive e il rispetto dell'ambiente inteso nel senso più esteso.
L'abitare ci coinvolge anche come fruitori coscienti della casa.
L'High Tech, la elettrificazione eccessiva, la "intelligenza" delle nostre case rappresenta davvero un " progresso"?
Questo progresso non è forse la causa del nostro degrado?

La casa è da sempre il luogo che ci consente di proteggerci e di ripararci dagli agenti atmosferici avversi e dalle aggressioni dal mondo esterno, aggressioni naturali in passato (clima, animali, nemici …), sempre più artificiali oggi (inquinamento, stress, rumore, disagio sociale … ).
La casa e l'ambiente sono sempre più artificiali e dipendenti da un progresso tecnologico distorto, vorticoso e rapidissimo che ha fatto si che in Italia si sia costruito negli ultimi 60 anni più di quanto non si sia costruito nei 5000 anni precedenti.
La casa ecologica è la casa senza emissioni, che non consuma energia e che ottimizza l'uso delle risorse naturali e rinnovabili. La casa non sostenibile " consuma " le risorse naturali in maniera lineare producendo rifiuti ed inquinamento. La casa "ecologica", invece, utilizza le risorse integrandosi nei cicli della natura  senza causare danni.

L'ambiente costruito in cui viviamo rappresenta  la nostra  "TERZA PELLE, un'involucro che ci avvolge e ci protegge, e che quindi deve avere la capacità di respirare e traspirare, costituendo un filtro e non un'ostacolo al fluire degli eventi dell'ambiente esterno.
Costruire in chiave bioecologica significa anche fare medicina preventiva ed investire in maniera "intelligente"ed avere quindi una visione globale, non solo centrata sull'uso dei materiali, ma sull'intero insieme dei fattori che determinano una migliore qualità della vita.
Questo impone a tutti i soggetti coinvolti, dal progettista al fruitore, dall'amministratore pubblico all'impresario, dal produttore al rivenditore, un forte impegno etico ed adeguata professionalità.

L'impatto ambientale dell'industria edile  si esplica in: un consumo incontrollato di risorse non riproducibili ( circa il 50% delle risorse sottratte alla natura sono destinate in Europa all'edilizia), un massiccio consumo di energia di origine fossile (45% dell'energia prodotta in Europa viene utilizzata nel  settore edile) e  una massiccia produzione di scorie e rifiuti ( il 50% dei rifiuti prodotti annualmente in Europa proviene dal settore edilizio).
Di fronte a questi dati è chiaro che le scelte delle Pubbliche Amministrazioni di piccoli e grandi Comuni in Italia attuate attraverso l'attività professionale di migliaia di tecnici risultano fondamentali per l'ecologia del Paese stesso. 

Un esempio di come potrebbe essere l'architettura del futuro è rappresentato dal cosiddetto progetto CASACLIMA  fortemente perseguito dalla Provincia autonoma di Bolzano.
Cosa significa Casa Clima?
E' un "premio" (anche se a mio parere dovrebbe essere una normalità) che viene assegnato ad una abitazione costruita seguendo i criteri dell'Architettura  bioecologica  ma allo stesso tempo abbia un consumo energetico molto basso.  Il premio consiste semplicemente con una targa da apporre davanti all'abitazione.
E' quello che succede quando andiamo a comperare un'elettrodomestico e confrontiamo la classe di consumo denominata con la sigla  "AAA", maggiore è il numero delle "A" , minore è il consumo di energia.
Questo si traduce nella realizzazione di una casa di civile abitazione che segue dei canoni edilizi davvero innovativi.
Per esempio, nel 2003 , è stata premiata una casa in comune di Cortaccia (BZ)  dove l'assessore all'Ambiente della provincia di Bolzano ha premiato proprietario, progettista e costruttore  dell'edificio realizzato  utilizzando le migliore tecniche per il risparmio energetico.
Per esempio, come materiale isolante è stata utilizzata la paglia, risorsa locale riproducibile.
Con una spesa irrisoria dal punto di vista tecnico l'intera abitazione raggiunge l'elevato standard energetico con l'utilizzo di soli  15 kwh/mc all'anno. E' stata realizzata con materiali ecologici ed a livello estetico bene si inserisce nell'ambiente circostante.

Oltre agli appoggi legislativi e normativi di competenza provinciale e comunale della Provincia Autonoma del Tentino è da apprezzare anche lo sforzo dell'istituzione di corsi formativi, attuata dalla provincia stessa, per gli artigiani che concorrono alla costruzione  della CasaClima.

(Riflessioni sul corso di Bioarchitettura "Costruire ed abitare bioecologico" organizzato dalla Biolca  nel periodo ottobre 2005 – giugno 2006)


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