Marina Mariani - Biolcalenda

La rivincita del mediocre

C’è stato un tempo in cui il successo era riservato ai capaci, agli intelligenti, ai creativi, insomma a coloro che si distinguevano dalla massa mediocre dei poco dotati, per le loro capacità intellettuali o tecniche. Si chiamava meritocrazia. Poi è successo qualcosa.

Strisciando, quasi senza farsi accorgere, qualche mediocre ha cominciato a farsi strada. Essendo mediocre è ovvio che il merito non è stato suo. Il genio, si sa, è difficile da gestire perchè pensa con la sua testa, è sfrontato, è imprevedibile, non si fa sottomettere e non abiura i suoi principi morali ed etici.

Il mediocre è più facile da pilotare, da gestire, da sfruttare, proprio perché è mediocre, poco dotato intellettualmente e quindi facilmente influenzabile. Bastano i media, giornali, la televisione o un capace esperto in PNL a inculcargli le idee che fanno comodo al potere. Fatto questo non resta che accoglierlo nel gregge, per farlo sentire sicuro. Ed ecco che alla vasta popolazione dei mediocri si sono aperte nuove strade, nuove opportunità di accesso a posti chiave. Sono stati piazzati in posizioni di potere proprio perchè privi di etica, attenti solo al proprio profitto personale, quindi corruttibili. Tutti i mediocri hanno un prezzo. Si è addirittura progettato di aumentare questa già vasta popolazione agendo sull’organizzazione del sistema scolastico. Per fare questo è stato sufficiente affiancare a maestri molto capaci un sufficiente numero di istruttori mediocri e istituire programmi scolastici fatti apposta per scoraggiare qualsiasi anelito giovanile alla creatività.

La tecnologia ha fatto il resto, inventando dispositivi che rendono superfluo pensare, fare calcoli a mente, imparare poesie, farsi un’idea propria ragionando. Tutto è disponibile, tutto fatto da questo aggeggino, basta solo che guardi lo schermo e puoi vedere tutto il mondo. A quel punto perchè mai un allievo dovrebbe sforzarsi di eccellere, di mettere a frutto e potenziare le sue capacità innate? Chi glielo fa fare? Essere intelligenti, sensibili, di nobile animo, pone indubbiamente in posizioni scomode e scopre il fianco al bullismo, tipico appunto, dei mediocri, ossia di coloro che possono emergere solo affossando gli altri. Il popolo dei mediocri si è così ampliato al punto da diventare un gregge, ed ecco che oggi tutto è formulato per soddisfare questo gregge, tutto è portato a questo livello. Guardiamoci intorno. Non più di moda solo oggetti prodotti con materiali pregiati, oggi anche marchi prestigiosi hanno la sfrontatezza di sostituire i morbidi pellami di un tempo con imitazioni fatte da materiali sintetici, quelli che genericamente chiamiamo plastica (buone notizie per gli animali). Un tempo gli abiti erano cuciti evitando falle e difetti, oggi la moda ha diffuso tagli, scuciture, scolorimenti, tutte cose che un tempo erano patrimonio esclusivo dei mendicanti.

Curioso che oggi questi danni siano addirittura ostentati con orgoglio. L’orgoglio del mediocre, di chi acquista al mercato merce contraffatta o rubata, perchè non può permettersi quella originale.
Il concetto di qualità è stato relegato in fondo ai nostri interessi, oggi importa solo il prezzo.

ALL YOU CAN EAT: riempirsi la pancia di qualsiasi cosa. Poco importa di cosa, purchè costi poco, perchè questo ci da l’impressione di avere fatto un affare. Li ho visti i carrelli della spesa di coloro che si lamentano e dicono che fanno fatica ad arrivare a fine mese! Sono pieni di cibo spazzatura, di bibite gassate, di alimenti inutili e dannosi. Se non hai un lavoro hai molto tempo disponibile, e allora perchè compri cibi precotti? Passiamo più tempo a guardare programmi di cucina che a cucinare. Per questo ci ammaliamo.

Mediocre è anche colui che fa il furbo, che adotta mezzucci ignobili per ottenere più di quello che merita. Oggi questa prassi è addirittura incoraggiata in molti ambienti lavorativi. Farsi le scarpe tra colleghi è diventata un’arte. Poi però non dobbiamo stupirci del comportamento che osserviamo nei nostri politici, mi sembra evidente che ci rappresentino egregiamente, a ben guardare sono come la maggior parte di noi.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *