Acqua e Pensiero
Un pensiero “fluido” è un pensiero che, partendo dalle percezioni del mondo fisico, costruisce altrettante rappresentazioni unite armoniosamente da un filo logico. Un pensiero “fisso” è un pensiero che ristagna, che non ha possibilità di sbocco e che può degenerare in forme patologiche.
Lo strumento fisico del pensare è il cervello e già nella sua forma troviamo una delle caratteristiche dell’acqua: quella di fluire, per sua natura, in meandri, formando anse e circonvoluzioni, in un gioco continuo di ripetizioni.
Ma anche il pensiero è un gioco di ripetizioni: le rappresentazioni che in esso si creano, derivano la loro formazione dai processi ripetitivi della memoria. Il ritornare continuo su determinati pensieri, prima o poi, fa scaturire il nesso logico fra gli stessi e quindi una rappresentazione più ampia del conosciuto. Quanto più spesso nell’apprendimento ripetiamo ritmicamente una cosa, tanto meglio essa si imprime in noi e diventa un ricordo, ma anche la comprensione di una cosa è tanto migliore quanto più la si è guardata, tastata, toccata da ogni lato. Questa attività spirituale ha una corrispondenza nell’elemento liquido, che avvolge gli oggetti da ogni lato tastandoli fin nei particolari e riempie ogni forma data aderendo ad essa.
Il pensiero non è qualcosa di fisico-materiale ma attiene alla sfera dell’imponderabile o dello spirituale. E chi meglio dell’acqua può fare da collegamento fra il mondo dello spirito e il mondo della materia, fra Cielo e Terra?
Abbiamo visto la capacità dell’acqua di alleggerire i corpi grazie al principio di Archimede e la sua capacità di salire come linfa lungo i tronchi delle piante, contravvenendo alla legge di gravità e la sua capacità di volatilizzarsi come vapore acqueo confondendosi con l’elemento Aria. D’altro canto essa ritorna sulla terra sotto forma di pioggia e ristabilisce continuamente lo scambio fra cielo e terra. Chi meglio dunque dell’acqua può essere di supporto alla massa cerebrale e favorire così la sua capacità di collegare tramite il pensiero la percezione fisica e la rappresentazione spirituale?
Il cervello, infatti, riposa e galleggia nell’elemento acqua, costituito dal liquido cefalo-rachidiano e la sua forma riflette i movimenti archetipici dell’acqua e la sua funzione sarebbe quella di separare ed elevare l’uomo dal suo contesto materiale.