Iridologia e M.T.C. (1)

Nella casistica iridologica  i vari segni dell’iride rappresentano carenze e/o eccessi a livello energetico, psichico, fisiologico ecc.: l’equilibrio e la temperanza evitano di scivolare nel patologico.

Riporto, a tal proposito, una citazione tratta dal "Canone di medicina interna dell’imperatore giallo", scritto più di quattromila anni fa.
 L’Imperatore Giallo, rivolgendosi a T’ien Shih, Maestro divinamente ispirato, gli chiede quale sia il motivo della ridotta longevità e della maggiore suscettibilità alle malattie degli uomini contemporanei rispetto agli antichi.
"Nei tempi antichi, coloro che compresero il Tao si modularono seguendo lo yin e lo yang: c’era temperanza nel bere e nel mangiare, le ore per alzarsi e riposarsi erano regolari. Con questi mezzi gli antichi mantennero i loro corpi uniti ai loro spiriti, così che compirono completamente il corso delle loro vite, raggiungendo i cento anni prima di trapassare", spiega il Maestro, facendo notare come tale realtà sia diversa da quella degli uomini del suo tempo, che "usano il vino come bevanda e adottano l’avventatezza come comportamento usuale, si lasciano dominare dalle passioni che dissipano la loro energia e non sono capaci di controllare i loro spiriti".
Colpisce, oltre all’attualità delle affermazioni, il fatto che la salute, strettamente legata alla longevità, sia intesa come armonia psico-fisica, segno di saggezza, derivante dal vivere in conformità con il Tao.
L’uomo, microcosmo nel macrocosmo, dipende totalmente dalle stesse leggi che regolano l’Universo, e non può che attingere la retta via, il Tao, seguendo il fluire dell’Universo stesso nel suo corso immutabile di giorno-notte, nel passaggio delle stagioni, nel susseguirsi di nascita e morte, adattandosi ad esso.
Il non uniformarsi a queste leggi, la disobbedienza, porta disarmonia-malattia.
L’equilibrio deve realizzarsi tra i due principi fondamentali della natura: lo yin e lo yang, categorie simboliche sotto le quali figura la totalità delle cose osservabili: energia-materia, cielo-terra, maschio-femmina, caldo-freddo e così via..
Occorre evitare gli estremi – troppo yin o troppo yang – pena l’insorgenza di patologie, mentre lo sviluppo armonico permette di equilibrare gli opposti – che sarebbe più corretto chiamare complementari – ed utilizzare l’energia essenziale ed evolutiva, che ci è stata trasmessa alla nascita.
Come più volte ho  evidenziato nei numeri precedenti, ciascuno dei 5 elementi (il termine movimenti è più appropriato, in quanto pone in risalto il carattere dinamico) – Legno – Fuoco – Terra – Metallo – Acqua- corrispondono

una stagione: primavera – estate – fine estate (la quinta stagione dei Cinesi) – autunno – inverno
una condizione climatica: vento – calore – umidità – secchezza – freddo
un sapore: acido – amaro – dolce – piccante – salato
un organo: fegato – cuore – milza/pancreas – polmone – rene.

Ci fermiamo qui, anche se esistono molte altre corrispondenze per ogni altro movimento, riguardanti gli organi di senso, la psiche, i colori, i vegetali, gli animali, i minerali, i pianeti.
Se prendiamo in considerazione, ad esempio, la corrispondenza con le condizioni climatiche, possiamo notare che vengono nominate energie perverse, quando l’evoluzione dell’energia cosmica è anormale (ad es.ambiente eccessivamente umido) e la capacità difensiva della persona  non è abbastanza forte: l’energia anormale penetra nel corpo, disturba il fluire del Qi e genera una malattia, considerata di origine esterna. Generalmente il punto da cui è entrata l’energia perversa è doloroso alla palpazione.

Le Cinque Energie Perverse:

  • Il Vento eccessivo danneggia il Legno (Fegato/Cistifellea)
  •  La Calura eccessiva danneggia il Fuoco (Cuore/Intestino tenue),
  • l’Umidità eccessiva  danneggia la Terra (Stomaco/Milza-Pancreas),
  • il Secco eccessivo danneggia il Metallo (Polmoni/Intestino crasso),
  • il Freddo eccessivo  danneggia l’Acqua (Reni/Vescica).

Lo stesso si può dire (ancora cause esterne della malattia) per i sapori * dei cibi di cui ci si alimenta: se assunti con moderazione, cibi di diverso sapore sono stimolanti per gli organi ad essi corrispondenti, in eccesso li danneggiano.
Il sapore piccante appartiene al metallo e quindi stimola i polmoni, l’intestino colon, la pelle, i peli, l’odorato.
Il sapore dolce/insipido appartiene alla terra e quindi stimola la milza, lo stomaco,  il tatto.
Entrambi stimolano la produzione di Energia Yang
Il sapore salato è caratteristico dell’acqua e dunque stimola i reni, la vescica, le ossa, i denti, l’udito
Il sapore amaro stimola il fuoco e quindi il cuore, l’intestino tenue, l’incarnato del viso, il sangue, la bocca, il gusto.
Il sapore agro – acido stimola il legno, quindi il fegato, la cistifellea, la vista, gli occhi, le unghie, i muscoli. Tutti e tre stimolano la produzione di Energia Yin

Gli eccessi dei sapori

L’eccesso di sapore agro – acido nuoce al fegato, perché lo riempie di troppa energia; impoverisce peraltro l’energia della milza (l’acido trionfa sul dolce) e disperde quella che mantiene tonica la pelle; nuoce infine all’energia del cuore. Possibili sintomi: collera, crampi muscolari, lieve anemia, gastrite, stitichezza, ansietà, inappetenza, instabilità mentale.

L’eccesso di sapore amaro nuoce al cuore perché gli provoca un sovraccarico di energia, debilita i polmoni (l’amaro trionfa sul piccante) e la pelle, disperde l’energia delle ossa e del rene, aumenta esageratamente l’energia dello stomaco. Possibili sintomi: palpitazioni, arteriosclerosi, angina pectoris, perdita dell’appetito, gengivite, bronchite cronica, enfisema, stitichezza, disturbi mestruali, diminuzione della libido, diminuzione dell’acuità visiva.

L’eccesso di sapore dolce riempie troppo la milza e lo stomaco; poiché il dolce trionfa sul salato, sarà impoverita l’energia renale, rendendo così dolenti le ossa e fragili i capelli; inoltre si disperderà l’energia del fegato e si ridurrà quella del polmone. Possibili sintomi: gastrite, ulcera, tristezza, difficoltà respiratorie, problemi cutanei, impotenza sessuale, problemi ossei, astenia muscolare, ipertensione arteriosa.

L’eccesso di sapore piccante aumenta troppo l’energia polmonare, nuoce al fegato, poiché il piccante trionfa sull’acido, danneggia l’energia del cuore e, quindi, l’energia mentale. Possibili sintomi: emorragie cutanee, pelle e peli fragili, diminuzione della libido, confusione mentale, crampi muscolari, anemia, gastrite.

L’eccesso di sapore salato consuma l’energia renale e indebolisce le ossa; poiché il salato trionfa sull’amaro, l’energia del cuore sarà soffocata e la circolazione sanguigna rallentata, la milza e lo stomaco risulteranno indeboliti ed i muscoli contratti. Possibili sintomi: ronzii auricolari, cefalea, ritenzione idrica, vertigini, stanchezza.

Le cause interne delle malattie sono designate come i Cinque Elementi Psichici.

Ad ogni organo/viscere corrisponde una "emozione", che, in dose moderata, può stimolarci e farci sentire più "vivi". Ma è anche vero che:

  • la Gioia in eccesso danneggia Cuore e Intestino tenue,
  • la Rabbia in eccesso ferisce Fegato e Cistifellea,
  • l’eccesso di Preoccupazione ingiuria Stomaco, Milza e Pancreas,
  • la Tristezza in eccesso danneggia Polmoni e Intestino crasso,
  • un eccesso di Paura ingiuria Reni e Vescica.

 

 

 

Ci può stupire che la Gioia possa "danneggiarci", in quanto la consideriamo come un sentimento positivo, eppure gioie ..insperate e improvvise possono causare forti reazioni nell’organismo umano (in particolare agiscono sul cuore- infarti e simili-). Eppure una vasta casistica ce lo conferma quotidianamente. 
                                                                                              


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