Il contatto con la natura come risorsa per la salute

Come scrisse Gary Snyder, poeta, ambientalista, saggista statunitense “La natura non è un posto da visitare, è la nostra casa”

Da qualche decennio si parla molto di stili di vita sani che prevedono il contatto con la natura, e anche da un punto di vista scientifico si sono moltiplicate le ricerche su quali siano gli effetti misurabili del contatto con la natura regolare e consapevole.

Le ricerche hanno confermato quanto ci si poteva attendere in termini di benefici, ma hanno dato un quadro molto preciso e messo in luce una serie di effetti positivi davvero importanti, a livello sia psichico che fisico.

Alcuni degli effetti che sono stati documentati da più studi:

Abbassamento pressione arteriosa

Migliore ossigenazione sangue

Riduzione cortisolo (ormone dello stress)

Riduzione del ‘ruminio’ mentale

Attenuazione del vissuto depressivo

Migliore capacità di apprendimento

Migliore recupero dalla fatica mentale

Migliore capacità di concentrazione

Negli ultimi anni sono diventate attuali varie pratiche che si possono riunire sotto il nome di Eco-terapia:

-La camminata a piedi nudi (earthing)

-Il bagno di foresta (Shinrin Yoku)

-Il contatto con gli alberi (silvoterapia)

-Meditazione di connessione con la natura

Vediamole brevemente

La camminata a piedi nudi

Il contatto dei piedi con il terreno ci può sembrare qualcosa di pericoloso tanto siamo abituati a indossare calze e scarpe, e l’idea di entrare in contatto con spine o erbe urticanti di certo non ci incoraggia. Non si tratta di gettare via le calzature e passeggiare sull’argine scalzi, ma di sperimentare regolarmente il contatto con la terra camminando a piedi nudi su un tappeto erboso, o un sentiero ben curato, o una spiaggia.
Una camminata consapevole, prestando attenzione alle sensazioni non solo dei piedi, che saranno senza dubbio nuove e particolari, ma anche al movimento dei piedi, delle caviglie e della gambe. L’equilibrio sarà trovato ben presto, e piede e caviglia riceveranno un massaggio naturale e tonificante.

Inoltre, il contatto diretto con la terra ci permette di ‘scaricare’ l’elettricità statica che accumuliamo portando quasi sempre scarpe isolanti, con suola in gomma o plastica, e che può dare a persone sensibili disturbi come nervosismo, scarsa concentrazione o insonnia.

Un libro recente che tratta di questo argomento è “Earthing. Camminare a piedi nudi. L’energia della terra ti cura e guarisce” (Ober C., Sinatra S.T., Zucker M., Macro edizioni, 2019).


Il Bagno di Foresta

Il bagno di foresta è una pratica nata in Giappone negli anni ’80 come metodo naturale di contrasto allo stress, e come tale diventato un protocollo di salute pubblica a tutti gli effetti.
Consiste nel trascorrere un certo numero di ore, possibilmente anche un paio di giorni, in una foresta, o in un bosco girovagando e godendo dell’ambiente in sé; è provato che regolarizza una serie di parametri fisiologici legati appunto ad un livello elevato di stress. Immersi nel bosco, beneficiamo delle sostanze volatili presenti nell’aria ed emesse dagli alberi, i fitoncidi che sono sostanze chimiche usate dagli alberi per comunicare fra loro e che incidono in modo positivo sul sistema immunitario.

L’effetto più studiato è forse l’aumento nel sangue, dopo il Bagno di foresta, delle cellule Natural Killer (NK), che sono parte della prima linea di difesa del sistema immunitario contro i patogeni e le cellule tumorali. Dopo il bagno di foresta aumentano più del 40% e sono anche più attive.

Silvo-terapia

Un tempo era comune per i bambini arrampicarsi sugli alberi, giocarci e costruire a volte una casetta-rifugio. Una relazione millenaria che ora abbiamo recuperato come forma di terapia vera e propria.

Consiste nell’entrare in relazione con uno o più alberi, osservandone le forme, i colori, i movimenti, esplorando con il tatto la superficie, appoggiandovisi o abbracciandoli.

Ascoltando attentamente le sensazioni, le emozioni, le reazioni che avvengono spontaneamente in noi. In questo modo i sensi vengono stimolati ma si aprono anche delle finestre interiori che ci permettono di entrare in relazione con noi stessi. È come se l’albero , simbolo potente di stabilità, di forza e di vitalità, favorisse il contatto con noi stessi.

Anche la silvo-terapia ci aiuta a ridurre lo stress, a liberare la mente dai pensieri tossici e a ritrovare una leggerezza mentale, riducendo l’ansia e il senso di logorio psicologico.

Meditazione nella natura

Meditare è una delle forme più semplici e profonde al tempo stesso per ritrovare un equilibrio interiore abbassando il ‘volume’ della mente che si arrovella sui pensieri impedendoci di vivere appieno la realtà. Anche se semplice, è difficile per chi fatica a stare fermo, in silenzio e senza altro scopo che non sia osservare e notare le sensazioni del corpo o il respiro o un suono particolare.
In un ambiente naturale, all’aperto, è più facile in quanto la natura in sé, quando ci circonda, facilita la riduzione del ruminìo mentale e il contatto con il presente.
Seduti a terra oppure su un tronco o un altro elemento, purchè comodi, possiamo beneficiare dell’effetto positivo dell’ambiente come già visto, e apprezzare le sensazioni, i rumori, il respiro della natura attorno a noi. E possiamo percepire molto meglio che in un ambiente chiuso la sensazione di far parte di essa, di essere una piccola parte di un tutto che vive, respira, cresce e comunica. Percepire questa unità è fonte di grande benessere psicologico: essere immersi nella natura ci restituisce il nostro orizzonte di esseri umani.

Sono molteplici i benefici del contatto con la natura nelle sue varie forme: la mente si quieta, i pensieri negativi sfumano, le preoccupazioni si affievoliscono; il respiro si fa più regolare e profondo, lo sguardo spazia, il corpo si tonifica, il sistema immunitario si fa più forte e possiamo affrontare la vita con rinnovata energia.

Come psicologa sono convinta che percorsi di benessere nella natura siano in gradi di favorire i percorsi di terapia tradizionali, in quanto agiscono e livello globale sul sistema neuro-vegetativo e sulla mente, alleggerendola e liberando spazio ed energia per costruire nuovi schemi mentali più funzionali.


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