Il lino viene seminato in autunno nei campi. Si trebbia a agosto, e viene poi spremuto a freddo presso il frantoio interamente a freddo (max 37° ), per poter meglio conservarsi l’acido alfa-linolenico, chiamato anche omega 3.
Si consiglia l’acquirente – negozio o privato – di conservarlo a sua volta in frigo, appena comprato, sopratutto d’estate. Il lino comune è uno dei pochi oli la cui percentuale di vitamina F tre volte insatura, e perciò particolarmente reattiva, supera quella di vitamina F due volte satura. Per questo viene particolarmente raccomandato alle persone che presentano carenze.
Un’alimentazione ricca di olio di lino elimina la pelle secca e facilmente squamosa, la sete anormale, la costipazione persistente e il meteorismo post-prandiale molto più facilmente e velocemente di quella del girasole. L’acido alfa-linolenico, chiamato anche omega-3, presente in dosi elevate nell’olio di lino, viene espressamente citato come una delle terapie dolci anti-tumore dal medico americano Ross Pelton, per le sue capacità di inibire l’azione dell’acido arachidonico.
“Per malati con tumori maligni, sclerosi multipla, reumatismi, e per quelli che, dopo aver seguito per due mesi l’alimentazione con grassi equilibrati non mostrano un miglioramento della pelle, e per gli obesi, si usa , invece dell’olio di girasole, l’olio di germe di grano o l’olio di lino.Questi due oli contengono non solo l’acido linoleico, ma anche l’acido linolenico, cioè il prodotto risultante dall’attività della delta-6 desaturasi. Il dosaggio di questo olio rimane limitato a ml.10 al giorno (due cucchiaini).
Il National Cancer Institute (NCI) degli Stati Uniti ha individuato il lino come uno delle 6 piante da studiare come cibi preventivi contro il cancro (CARAGY, A.B.,”Cancer-preventive foods and ingredients”, Food Technol.).
Il consumo ottimale è da 2 cucchiaini di olio di lino crudo al giorno, preferibilmente il mattino a digiuno. Ad es. nella crema Budwig (metodo Kousmine) come colazione mattutina: “2 cucchiaini da tè di olio di lino + 4 cucchiaini da tè di formaggio bianco magro (serè) o yogurt magro; sbattere con la forchetta fino a formare una crema in una tazza oppure nel frullatore, secondo la razione desiderata (…). L’olio deve essere totalmente assorbito, in modo da ottenere una emulsione bianca; aggiungere quindi il succo di mezzo limone, una banana matura ben schiacciata o del miele, uno o due cucchiaini di semi oleosi (a scelta di lino, di girasole, sesamo, mandorle, noci o nocciole, ecc.) appena macinati in un macinino da caffè elettrico, due cucchiaini o anche più di cereali integrali appena macinati e crudi (a scelta: semola d’avena od orzo perlato, riso integrale, grano saraceno) e frutta fresca di stagione”.
Gli alimenti crudi che compongono questo pasto contengono tutta la gamma di vitamine indispensabili per l’organismo.