Regolare l’equilibrio acidobase – 1a parte

Per far funzionare correttamente il nostro organismo dobbiamo mantenere questo equilibrio con l’Alimentazione (lo strumento principale), la Respirazione, l’Attività fisica, gli Acidi Ambientali, lo Stato d’animo (mete nella vita e persone con cui condividerle) e la Temperatura dell’Ambiente in cui si vive.

Ogni paziente ha dentro di sé il proprio medico. Diamo il meglio di noi stessi quando permettiamo al medico che risiede in ogni malato di mettersi al lavoro”

Albert Schweitzer

Il ritmo acidosi-alcalosi è ciclico: di giorno gli acidi in eccesso si accumulano con l’alimentazione, l’attività fisica e la secrezione degli zuccheri, fungendo da deposito temporaneo degli stessi; di notte il sonno e il digiuno eliminano gli acidi accumulati ripristinando l’alcalosi.

L’organismo è impegnato a mantenere questo equilibrio, per mantenere il pH del sangue stabile, con vari sistemi chimici; ma naturalmente questi sistemi possono esaurirsi, determinare carenze e disturbi di varia natura.
Un esempio ci è fornito dal metabolismo del calcio che, essendo un minerale alcalino ed una sostanza utilizzata da uno di questi sistemi chimici di riequilibrio, può facilmente essere rimosso dalle ossa ed eliminato con le urine in presenza di un eccesso di sostanze acide nel sangue.

Gli alimenti vengono classificati come alcalinizzanti o acidificanti in base alla reazione che producono. Sono alcalinizzanti gli alimenti che, dopo l’ossidazione, danno un residuo alcalino che comporta una ricca dose di elementi alcalinizzanti: sodio, calcio, magnesio, potassio, zinco, argento, rame e ferro. Sono acidificanti gli alimenti che dopo l’ossidazione lasciano un residuo acido comprendente una ricca dose di elementi acidificanti come zolfo, fosforo, cloro e iodio.

Questi due tipi di sostanze chimiche (acide ed alcaline) sono opposti e quando si incontrano in determinate proporzioni, si neutralizzano l’un l’altro creando un pH neutro.
Nel sangue ed in altri fluidi dei tessuti corporei occorrono circa 20 volte più sostanze alcaline per poter neutralizzare una determinata quantità di acido. Pertanto, è meglio e più facile mantenere l’equilibrio, anziché ripristinarlo in un corpo ormai eccessivamente indebolito.


Il metodo acido-base è uno stile di vita
che mira a raggiungere l’equilibrio ottimale e fare della regola 70/30 cioè cibi alcalini/cibi acidi un vero riflesso automatico. Vitalità e salute provengono dalle basi, dai sali minerali e dagli oligoelementi. La bellezza e la salute sono basiche, perché il nostro sangue è basico (compreso tra 7,35 e 7,45), soltanto in questa fascia di valori il sangue può scorrere nel modo ottimale, nutrire le cellule e mantenere pulito l’organismo.

I reni in coppia con il fegato mantengono costante il pH del sangue, noi possiamo aiutarli a pulire bevendo acqua basica con un pH superiore a 7 o aggiungendo del succo di limone o di lime fresco o bicarbonato di sodio.

L’acidità agisce come una specie di composto tossico che si accumula nell’organismo e lede a poco a poco gli organi vitali. L’acidosi è subdola come il diabete. Essa accelera l’invecchiamento, aumenta i radicali liberi e la condizione d’infiammazione, muco e congestione, disbiosi intestinale (candida), sclerosi dei tessuti molli, favorisce il sovraccarico ponderale (accumulo di massa grassa), senso di stanchezza e malessere generale, le malattie croniche e innesca malattie degenerative, ipersensibilità e irritazione, minando allo stesso tempo il morale e l’attività psichica nel suo insieme.

Il caos dello squilibrio acido, la trasformazione dei microrganismi e la loro proliferazione sono del tutto naturali e rappresentano un processo normale quando la vita sta finendo. Il corpo automaticamente diventa acido dopo la morte. Quando cessa la respirazione, i livelli di ossigeno, ovviamente, diminuiscono in fretta creando l’ambiente anaerobico “senza ossigeno” in cui i microrganismi prosperano (insieme all’acido, che essi amano).
L’odore acido delle ascelle e il cattivo odore delle feci rappresentano l’asfissiante avvertimento della Natura che avvisa che siamo iperacidi.

Tecniche come il Qi gong, esercizi di respirazione profonda o di rilassamento, una ginnastica adeguata ai reali bisogni dell’organismo o comuni attività salutari che implicano esercizio fisico, sono tutte utilissime.

Con l’esercizio fisico diamo un adeguato apporto di O2, questo non serve a smaltire le calorie in eccesso accumulate con l’alimentazione ma principalmente per neutralizzare l’acidità accumulata attraverso la respirazione, migliorare la regolarità intestinale e riduzione dello stress. Con l’aumento della respirazione addominale o di pancia si fa diminuire la concentrazione di CO2 presente nel sangue sotto forma di acido carbonico e di idrogenioni (ioni H+).
Muovere le mani, il massaggio e una passeggiata portano ossigeno.

La respirazione deve essere svolta con delle lunghe e profonde inspirazioni attraverso il naso, espirando poi lentamente l’aria sempre dal naso. Durante qualunque forma di attività vanno fatte delle pause respiratorie profonde. Occorre reimparare a respirare profondamente (respirazione diaframmatica e addominale) ciò aiuta a calmare la mente e dare sollievo alla condizione di stress. Fa abbassare la pressione arteriosa, riduce la frequenza del battito cardiaco, l’accumulo di acido lattico nei tessuti muscolari, ripristina la corretta concentrazione di O2 e CO2 nel sangue, migliora le funzioni del sistema immunitario e come risultato finale dà sensazioni diffuse di calma e benessere, da un lato e di molta energia e vitalità dall’altra.

Alcuni consigli pratici per l’attività fisica: passeggiate a passo veloce 2-3 volte la settimana nei boschi, sugli argini dei fiumi, in riva al mare e sui colli; camminate, stretching, ginnastica orientale e uso del Rebounding (mini trampolino o tappeto elastico); questo tipo di esercizio genera un processo naturale che elimina dall’organismo le sostanze tossiche come i metalli pesanti. È un allenamento semplice, divertente, economico, ma potente: in poco tempo si riesce a perdere peso, aumentare la forza muscolare, irrobustire tendini e legamenti, migliorare la capacità respiratoria, cardiovascolare e soprattutto potenziare il sistema linfatico e immunitario.


Gli Acidi ambientali:
noi siamo ciò che mangiamo, che respiriamo e quello che pensiamo. Nell’acqua possiamo trovare antibiotici, pesticidi, fertilizzanti, il virus del covid 19, l’alluminio degli antitraspiranti o deodoranti usati per il corpo, le fragranze sintetiche dei profumi, la formaldeide (conservante degli shampoo) i residui dei fitofarmaci dell’ortofrutta, i farmaci (sonniferi, antidepressivi, statine, ecc.).

L’esposizione cronica di tutta la popolazione facilita l’assorbimento dei pesticidi e delle sostanze chimiche per inalazione e ingestione in particolare per chi vive vicino ai luoghi in cui vengono utilizzati, fabbricati o smaltiti; l’assorbimento avviene attraverso infezioni della pelle e attraverso gli indumenti sintetici completamente acrilici.

Inoltre assumiamo metanolo, diossina, estrogeni, radioattività (il radon spesso presente nelle nostre case costruite da più di 20 anni, in particolare in alcune regioni d’Italia), cloro, piogge acide, nitrati, piombo e cadmio, ozono, derivati del benzene, conservanti, micotossine e inquinamento biologico. L’industria della carne con i suoi escrementi è tra le prime cause d’inquinamento della terra, dell’acqua e dell’aria.
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N.B.: gli articoli presentati non intendono sostituire la consulenza medica, né hanno lo scopo di scavalcare il vostro medico curante, ma quello di farci carico personalmente della responsabilità finale verso il nostro corpo e la nostra salute e di intraprendere delle misure per controllare, eliminare e prevenire la malattia.


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