Anche tra le forze del male dobbiamo fare delle distinzioni, se vogliamo vivere da esseri umani. Uno dei difetti insopportabili e forse il più pericoloso in assoluto che noi uomini manifestiamo continuamente è il ritenere che quello che pensiamo, sentiamo e agiamo è “bene”; perché lo facciamo noi che siamo, per definizione, buoni e giusti
Non ci accorgiamo che, proprio per questa ottusa arroganza, abbiamo trasformato la nostra civiltà nella peggiore possibile. E’ diventata un vero e proprio “cancro” del pianeta che porta miseria dove c’è povertà e porta morte dove c’è miseria.
Distrugge, frantuma, intontisce ogni barlume di autonomia, appiattendo ogni differenza e schiacciando tutto nella melma del numero (nummus), nella quantità senza vita, senza qualità. Il Denaro, non più il “denarius” inventato da Roma per indicare “dieci” (deni – Assi), ma il Demone che come divinità (daimon) tutto pervade infondendo il suo spirito.
Il Demone offre al “povero diavolo” il mondo, purché il “buon diavolo” lo adori, frequenti i suoi templi (banche), i suoi tabernacoli (ricevitorie del Lotto), uscendo dalla realtà, dalla coscienza di Sè, sostituita da riti collettivi, di esaltazione emotiva, il cui modello è lo “Stadio di calcio” o il “Bar sport”.
Certo molti di noi si sentirebbero offesi se sentissero d’essere definiti: “buon diavolo” cioè persona semplice, oppure peggio “povero diavolo” come “persona sfortunata”, ma nessuno si preoccupa di rivelare il grande inganno. Il nostro sistema, che chiamiamo impropriamente civiltà, usa, si emoziona, considera “cose buone”, (anzi migliori di Sè ad esempio la tecnologia), cose che invece sono pericolose, ideologicamente cristallizzate, strumenti pessimi ma utili.
Qualcuno ha calcolato che una normale “casalinga” circondata dalla moderna tecnologia se paragonata ad una matrona romana, questa per avere gli stessi servizi avrebbe dovuto gestire seimila schiavi. Il mondo come ci ha detto, anche, il Cristianesimo è dominato dai Demoni, possono essere positivi o negativi, se non sappiamo distinguerli e separarcene, saranno la nostra rovina, perché il nostro compito è andare oltre il bene e il male. Come dei “poveri Cristi” dobbiamo cercare l’equilibrio tra i due eterni ladroni, però distinguendoli uno dei due è “buono” pur restando ladrone, cioè se non stiamo attenti ci porta esattamente dove siamo: rubati a noi stessi.
(Biolcalenda – Ottobre 09)