La filosofia e medicina orientali operano basandosi sul principio di equilibrio di yin e yang. Queste due forze, sempre opposte e antagoniste, ma allo stesso tempo complementari, cooperano e si combinano in continuazione, sia all’interno del corpo che nel mondo intorno a noi.
Pensiamo a quello che succede in natura e all’uomo.
In natura tutto cambia lentamente ma continuamente: il sole sorge facendoci vedere la prima luce dell’aurora e poi dell’alba, a mezzogiorno ci scalda con i suoi raggi e poi piano piano lascia lo spazio alla sera e quindi alla notte, e così via il ciclo si ripete senza fine.
Lo stesso succede per le stagioni; arriva la primavera con le giornate che si allungano e i raggi del sole che ci scaldano, sbocciano le gemme, le foglie e i fiori; e poi arriva l’estate che con il suo calore ci regala frutta e verdura in abbondanza; e poi l’autunno, le giornate si accorciano, il clima si rinfresca e infine arriva l’inverno con le sue lunghe notti e la natura che si riposa E ancora il ciclo si ripete all’infinito.
E anche i cicli dell’uomo dovrebbero mutare così come muta la natura. Il giorno è fatto per l’attività, la notte per il riposo; e così pure le diverse stagioni dovrebbe suggerirci modi diversi di vivere.
La PRIMAVERA ci dona freschi germogli, foglie verdi, la natura si risveglia e così pure noi: il fegato in questo periodo ha bisogno di disintossicarsi, di cibi leggeri che permettano all’energia di scorrere liberamente.
L’ESTATE ci dona ortaggi e frutta, la natura esplode: nutriamoci con tutto quello che la terra ci offre, sono i cibi utili in questo periodo perchè ricchi d’acqua, sali minerali e vitamine e rinfrescano il nostro corpo. L’organo da proteggere in questo periodo è il cuore.
La TARDA ESTATE, che gli orientali chiamano “Quinta stagione”, è un momento di raccolta, le giornate iniziano ad accorciarsi, cambia l’atmosfera, ora si raccoglie quello che l’estate ha portato a maturazione: uva, mele, zucche. L’organo da proteggere è lo stomaco.
L’AUTUNNO, continua la maturazione e raccolta di prodotti, le giornate continuano ad accorciarsi, cambia il clima, da noi sicuramente aumenta l’umidità. Proteggiamo i nostri Polmoni.
L’INVERNO ci porta lunghe notti, la natura apparentemente si riposa, ma come dice un vecchio proverbio “Sotto la neve pane”. Proteggiamo i nostri Reni.
E come si comporta l’uomo davanti a tutto questo movimento? Lui non cambia, in qualsiasi stagione mangia gli stessi alimenti perchè non conosce quali sono i prodotti della terra, al supermercato trova sempre tutto, cosa importa se i cibi arrivano dalla parte opposta di dove viviamo??
E invece ogni cibo ha l’energia in sintonia con la sua stagione: i cibi che crescono d’inverno scaldano il nostro corpo, i cibi estivi invece lo raffreddano, alcuni cibi bloccano la nostra energia, altri le permettono di scorrere. Di conseguenza nutrirsi in modo errato può creare problemi. Non è un caso, penso, se siamo sempre più intolleranti ai cambiamenti climatici (e non solo!): non sopportiamo il caldo, ma non sopportiamo nemmeno il freddo. Un mio insegnante americano di “Diagnosi Orientale” anni fa diceva che negli Stati Uniti si passava direttamente dal riscaldamento al condizionatore, le persone non erano abituate a vivere in un ambiente naturale; ora anche noi ci comportiamo così!
Abbiamo perso il senso della vita, l’uomo non è più collegato ai cicli della natura, delle stagioni, si sente staccato da tutto: come una macchina, si cambiano i pezzi di ricambio; gli alimenti si misurano solo in base ai principi nutritivi e calorie. Non si prendono in considerazione tutti gli aspetti che ci coinvolgono: aspetto fisico, emozionale e spirituale.
La medicina tradizionale orientale non concepisce il corpo come composto da parti separate, ma considera ogni organo una parte del tutto, e la malattia un deterioramento di tutta la persona che può avere appunto cause diverse.
E torniamo allo yin e allo yang: se guardiamo il loro simbolo vediamo il cerchio che non è diviso nettamente in due parti uguali ma lo yin e lo yang si fondono, si completano a vicenda e nella parte più evidente di una energia c’è in piccola quantità l’energia opposta.
Un suggerimento per noi di muoverci rispettando le leggi dell’universo, senza rigidità ma con consapevolezza e malleabilità.