Da anni l’Italia occupa posizioni di retroguardia nella classifica che mette in fila i vari paesi del mondo per libertà di stampa. Per questa valutazione si fa una specie di media che tiene conto di una varietà di argomenti e che, come è ovvio, è a dir poco opinabile perché si tratta di confrontare la notizia pubblicata con la verità .
Ma quale sia la verità è cosa dibattuta da sempre da filosofi e letterati senza mai arrivare ad una conclusione perché anche questa è pesantemente influenzata dal punto di vista dell’arbitro occasionale. Io, per età , antico addetto ai lavori, posso affermare in tutta serenità che, per quanto riguarda gli argomenti di cui mi occupo da ricercatore, la verità vera, quella, cioè, non deformata dall’opinione ma risultante da fatti oggettivi, è difficile da conoscere come se si trattasse dell’obiettivo di una caccia al tesoro. Ciò di cui mi occupo, essendone pure lo scopritore insieme con mia moglie, la dottoressa Antonietta Gatti, sono le patologie da micro e nanopolveri, particelle visibili per lo più solo al microscopio elettronico e causa di innumerevoli malattie, non di rado mortali.
A produrre quelle polveri sono spesso impianti o attrezzature intorno cui ruota una giostra ricchissima di quattrini, dagli inceneritori di rifiuti ai filtri antiparticolato per automobili, una parte dei quali è “investita” per addolcire o distorcere del tutto una verità che non può certo lasciare tranquilli. Così, i mezzi di cosiddetta informazione, tutto fanno tranne che informare.
Sulla stessa falsariga, con lena crescente, la grande industria farmaceutica conduce una vera e propria guerra a quella sempre più lontana verità , ingaggiando politici, giornalisti e scienziati, con quest’ultima dizione intendendo un’accezione che nulla ha a che fare con la scienza o anche solo con ciò che Enrico Fermi intendeva: scienziato è solo chi ha fatto delle scoperte. Ma per essere scienziato occorre anche una costituzione morale impervia a qualunque tentazione, questo a maggior ragione se nella categoria, seppure abusivamente, si comprendono i medici.
Molto in breve, gli industriali del farmaco hanno constatato come i vaccini costituiscano una fonte di guadagno impareggiabile: sono l’unico tipo di medicinale che non deve essere sperimentato, che non deve dimostrare la sua efficacia, che è esente da qualunque responsabilità legale, che può impunemente contenere inquinanti comprese le “mie” particelle e che non deve cercarsi una clientela, essendo quella in gran parte garantita dall’obbligatorietà che l’acquisto dei politici di turno garantisce. Nei fatti, un piccolo investimento viene premiato con guadagni impossibili altrimenti. E, da qui, la censura nell’informazione.
Chi, però, è del mestiere sa perfettamente che i disastri provocati dai vaccini sono all’ordine del giorno e in non poche circostanze sono senza ritorno. A questi disastri contribuisce buona parte della classe medica: se non vaccini a tutto spiano ignorando qualunque risvolto della medicina e della sua deontologia, rischi la radiazione dall’ordine professionale e, di conseguenza, non lavori più. E, allora, poiché anche i medici tengono famiglia…
Chi ha qualche nozione di farmacologia sa che nessun medicinale è privo di effetti collaterali e nessun medicinale può essere prescritto senza una precisa indicazione derivata da un’osservazione puntuale del soggetto. Non solo questo non avviene nella pratica corrente, ma gli effetti indebiti, che sono numerosissimi, vengono accuratamente tenuti nascosti in modo tale che la popolazione non sappia. E, se non sa, compra.
Lo statista Adolf Hitler soleva dire che governare un popolo ignorante è una vera pacchia e mai come oggi i suoi insegnamenti trovano applicazione. L’aggravante è che, a quanto parrebbe, la maggior parte delle vittime è non solo consenziente ma collaborante.
Precisa e limpida analisi come sempre Dottore , il problema è come se ne esce ?..
Il pensiero del popolino viene creato dai media quindi ci vogliono piĂą media che diffondano l’altra informazione , e Foa potrebbe aiutare ..
poi ci vorrebbe un dottore/scienziato che sieda in parlamento , uno con i contro..fiocchi , mi pare che Salvini abbia dimostrato qualche sensibilitĂ al riguardo .. uno come Lei Dottor Montanari, che conosce perfettamente quello che dice ..
So che son sogni, che la convenienza politica mal si piega alla VeritĂ … ma lasciatemi sognare
Da anni io scrivo articoli e libri per dire, razionalmente, come se ne esce, almeno per quanto è possibile fare, tentando di riparare a guai pesantissimi. Purtroppo la gente pretende la bacchetta magica ed è su questa debolezza che fanno leva coloro che ci ostiniamo a chiamare “politici”. Se vogliamo uscirne, magari non per noi ma per i nostri figli, non abbiamo altre possibilità che rimboccarci le mani rinunciando a tante “comodità ” da bambini viziati che ci piace pensare rientrino tra i nostri diritti.
Sia chiaro: io non sono disponibile a comparire per due minuti in TV dando così modo al regime di affermare che, comunque, io ero stato invitato ed ero presente. Anni di menzogne martellate nei cervelli non si cancellano in un lampo.
Per ciò che riguarda il Parlamento, non s’illuda: una persona sola e incapace di compromessi conterebbe meno di zero e, comunque, sarebbe respinta come un corpo estraneo. Anni fa, ingenuamente, io mi presentai alle elezioni politiche. Il 99,7% degli elettori decretò che non c’era bisogno di me.
Stefano Montanari
può impunemente contenere inquinanti comprese le “mie” particelle
fa bene a mettere mie tra virgolette!!!
Ho usato quell’aggettivo possessivo per brevità e per far capire a chi ha un minimo d’informazione di che cosa parlo. Esistono particelle che non sono solide come, ad esempio, quelle che costituiscono la nebbia o l’aerosol marino. Esistono particelle biodegradabili. Esistono particelle organiche. Di quelle noi non ci occupiamo. Quelle di cui ci occupiamo sono solide, inorganiche e non biodegradabili e, con l’eccezione del solo vaccino per uso veterinario che abbiamo analizzato, quelle particelle patogene sono presenti in tutti i vaccini.
Stefano Montanari
Ma allora mi scusi ma solo a titolo informativo,ma allora quali sarebbero i vacini che si possono fare e quelli no? Il sottoscritto é stato vacinato ,da piccolo e troverei giusto informare la popolazione a cosa servono i vacini e cosa contengono in larga scala ,e le sue controindicazioni poi lascierei la gente la libertá di scielta ma solo dopo avere informato sufficientemente la popolazione.
Sull’argomento io ci ho scritto articoli scientifici (in inglese), articoli divulgativi (in italiano, in inglese e in francese) e libri divulgativi (in italiano, in francese e ora sta uscendo un libro tradotto in estone). Quando ai vaccini che si “possono fare”, è ovvio che ognuno è libero d’iniettarsi ciò che crede meglio senza dover chiedere il permesso o il consenso a nessuno. Se lei avrà la pazienza di leggere i miei libri e i miei articoli, vedrà che tutti i vaccini, con l’eccezione dell’unico esemplare per veterinaria analizzato, contengono inquinanti sotto forma di particelle patogene. Questo oltre a numerosissime altre sostanze tossiche, alcune delle quali espressamente vietate in Medicina.
Stefano Montanari