La Terra 08

La terra come Testimonianza

Per “Terra” si intende tutto ciò che è allo stato solido, quindi la materia dura, in tutte le sue forme, è definita Terra.  La materia dura si oppone all’azione dell’uomo ma, quando l’uomo riesce a modificarla, essa mantiene nel tempo la memoria di quell’azione permettendo così all’uomo di raccontare la sua storia e di tramandarla nei secoli e nei millenni.

Nella terra solida elaborata dalla creatività dell’uomo ci sono le testimonianze della sua evoluzione dalle origini ai nostri tempi. Ma non solo l’uomo racconta la sua storia ma tutta la natura nei processi di fossilizzazione o cristallizzazione rende visibile attraverso l’elemento solido i vari stadi di evoluzione di piante e animali.

La terra è il libro scritto dove gli uomini, nelle varie epoche, hanno raccontato usi e costumi, caratteristici del loro tempo e dove la natura ha fissato forme e caratteristiche delle sue creature.

L’uomo, per vivere, si è servito e si serve di tutti e quattro gli Elementi ma solo nella terra dura può lasciare traccia del suo cammino. Dalle più antiche incisioni sulla roccia, alle tavolette di pietra, ai geroglifici egiziani, alla costruzione di monumenti o edifici ma anche alla costruzione di tutta una serie di oggetti o utensili che gli servono per lavorare o per difendersi o per proteggersi.

L’uomo, alle origini ha usato la materia allo stato grezzo naturale, ma nel tempo ha imparato ad elaborarla: con l’aiuto degli altri tre elementi, acqua, aria, fuoco è riuscito a trarre da essa dei nuovi materiali. Di questi i più importanti sono i metalli.

Il metallo nasce dal fuoco e dalla terra, dal fuoco mantenuto nel suo eccesso, immaginato nella sua furia. Come dicevano tanti vecchi libri il metallo è “il figlio primogenito della terra” e della terra esso ne incarna la solidità e la freddezza.

Per quanto i metalli siano diversi nella sostanza, per quanto differenti per peso, colore e sonorità essi offrono tuttavia un’immagine generica della materia: l’immagine precisa, chiara, immediata dell’ “esistenza metallica”. E’ un’esistenza fredda, dura, pesante ma è sempre un’esistenza il cui divenire è molto lento. E’ un’esistenza che si può immaginare come il segno di una vita particolare, come il destino del regno minerale.

Per gli alchimisti in natura si considerano tre regni: il regno minerale, il vegetale e quello animale. Ognuno di questi regni ha i suoi tempi o ritmi. Il tempo del regno animale è la vita quotidiana, il tempo del regno vegetale è la vita annuale. Per il regno minerale la vita si conta in millenni.

Un minerale sottratto alla miniera e portato in superfice può apparire inerte e freddo. Ma diversa è la percezione dello stesso all’interno della miniera, nel cuore della miniera. Secondo alcuni la miniera non è un elemento statico ed inerte ma vive di vita propria. Le sue radici affondano nel centro della terra da cui traggono alimento e le sue propaggini si sviluppano negli strati profondi della crosta terrestre assumendo la forma di un grande albero. Il tronco di quest’albero è costituito dal filone principale della miniera.


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