L’Acqua 04

La forma a Vortice

Fra le varie configurazioni che può assumere l’acqua nei suoi continui movimenti, una molto particolare è la formazione a vortice.

Il vortice si genera in presenza di flussi d’acqua che scorrono a velocità diverse. Ad esempio nel corso di un fiume o di un torrente l’acqua che scorre al centro ha una velocità maggiore di quella che scorre lungo le sponde, anzi in certi punti l’acqua vicino alle sponde ritorna indietro ed esegue un movimento rotatorio che la riporta poi nel flusso principale.

Questa rotazione si può avere vicino alle sponde ma anche in altri punti del flusso d’acqua, ad esempio in prossimità di ostacoli, della variazione della profondità del letto, dell’immissione di altri flussi a velocità o a temperature diverse; ovunque l’acqua trovi delle resistenze al suo libero movimento, li si possono formare dei vortici. In un ruscello limpido essi appaiono in superfice come piccole conche ruotanti che vengono rese visibili dal ruotare di grani di polline o pezzetti di legno che in esse vengono trascinati. Se il sole illumina l’acqua, i vortici si proiettano sul fondo come dischetti d’ombra disposti regolarmente.

 All’interno di questi vortici si creano delle cavità dove l’aria viene imprigionata e poi si libera spumeggiando. Il fenomeno si produce anche nel moto ondoso, ad esempio in prossimità di una spiaggia. Le onde che arrivano dal mare vengono frenate nella parte inferiore dal fondale sempre più alto e accelerano invece in superficie creando uno slittamento degli strati superiori rispetto a quelli inferiori.

Si forma così un fronte d’onda che sopravanza rispetto all’onda e poi si accartoccia su sè stesso, inglobando l’aria che poi ne fuoriesce in forma di schiumaspumeggiante. In questo caso è l’aria a venire inglobata, ma possono essere anche altri elementi che si trovino a contatto al momento dell’avvolgimento:  non appena due elementi diversi in fluire si toccano, acqua e aria o, acqua chiara e acqua torbida, l’una viene inglobata nell’altra di modo che la cavità viene riempita con un elemento di qualità diversa. L’importante è che si formano delle forme cave che come dei vasi vengono riempite con un medium di qualità diversa.

Il processo descritto è importante perchè, in natura, nei processi organici succede più o meno la stesssa cosa. Nella formazione dell’embrione, strati contigui di materia organica si avvolgono e si accartocciano in fasi successive e inglobano sempre nuova materia creando i presupposti per la formazione dei futuri organi. Nelle ondulazioni, nei corrugamenti, nelle introflessioni che hanno luogo con la gastrulazione vengono abbozzati e sviluppati gli organi che saranno parte integrante del futuro organismo. Una regia invisibile modella le varie parti secondo un disegno ben preciso. Mani invisibili plasmano la materia, riproducendo gli stessi movimenti che fa l’acqua e creando l’infinita varietà delle forme viventi.

Ancora una volta troviamo riprodotti nell’acqua dei processi di cui si serve la vita per manifestarsi nel mondo sensibile.L’acqua, per le sue doti di fluidità e malleabilità, offre l’elemento più idoneo per la creazione delle forme più svariate.

 
 

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