La forma a Sfera
L’acqua, per sua natura, ha la tendenza a chiudersi a sfera, in ciò riproducendo la forma sferica del cosmo.In questo suo desiderio è contrastata dalla forza di gravità che la obbliga a muoversi secondo le leggi della gravità .
Uno dei movimenti caratteristici dell’acqua, quando è obbligata dalla forza di gravità a scendere dall’alto al basso, è quello di fare un percorso ad anse: in qualsiasi situazione l’acqua è costretta a muoversi seguendo la forza di gravità essa sceglie un percorso ad anse e a questa sua esigenza adatta l’ambiente circostante. Che si tratti di terra malleabile o di dura roccia, l’acqua riesce nel tempo a crearsi un percorso adatto alla sua esigenza di chiudersi a sfera o a cerchio. Anche dove essa è costretta a scendere fra due argini rettilinei, al suo interno si crea un flusso che alternativamente si sposta da una sponda all’altra e nel tempo lascia il segno sulle sponde stesse.
Questo flusso che si sposta a zig-zag crea inoltre un gioco di movimenti per cui l’acqua si avvita su sè stessa e gli strati che stanno sopra si ritrovano sotto e viceversa, passando da un’ansa alla successiva. In questo avvitamento si creano tanti flussi che scorrono gli uni sugli altri a velocità differenti e fra strati contigui si creano delle superfici ideali che si possono paragonare alle sottili membrane che separano organi diversi nel mondo del vivente.
Il fenomeno dell’avvitamento si può osservare anche in un tubo in corrispondenza di una curvatura dello stesso. Basta spalmare le pareti interne di un materiale plastico per evidenziare come si dispongono i vari flussi d’acqua. La configurazione che ne deriva, richiama a forme osservabili nel mondo del vivente, ad esempio nelle forme dei fasci muscolari.
Ci si può fare un’immagine delle superfici ritorte se si versa dell’acqua da un recipiente dotato di un’ampia apertura. Il getto d’acqua, cadendo, si avvolge su se stesso. Il fenomeno è ancora più evidente in quelle fontane dove l’acqua cade da una vasca all’altra. Torsioni simili si possono osservare in molti muscoli degli arti ma anche nelle ossa: tipica è la forma ritorta dell’omero umano.
Si potrebbe dire che nell’acqua trovino espressione tutte le forme, o meglio che l’acqua, per la sua capacità di adattamento, si presta in modo perfetto alla manifestazione di tutte le forme. Nell’acqua esse sono in continua metamorfosi, nel modo sensibile le ritroviamo come cristallizzate.