“Alimento ricco di fibre”

Lo strillo in etichetta è frequente e accattivante: la consapevolezza che le fibre facciano bene è ormai abbastanza diffusa da poter essere utilizzata anche nella comunicazione pubblicitaria. Il problema è: quali fibre sono utili? Probabilmente tutte, ma la ricerca ci suggerisce che alcune sono migliori di altre. Lo conferma uno studio condotto da ricercatori dell’Harvard Medical School e del Massachusetts General Hospital di Boston (USA) e pubblicato su JAMA Oncology.
Dopo una diagnosi di tumore al colon, una dieta ricca di fibre sarebbe associata ad una significativa riduzione della mortalità sia per cancro che per tutte le altre cause.
I ricercatori americani hanno seguito per otto anni 1575 adulti con tumore del colon.
Rispetto a chi ne assumeva meno, ogni cinque grammi in più di fibre nella dieta ridurrebbero del 22% la probabilità di morire per cancro al colon e del 14% per qualsiasi causa.
Tuttavia, precisano gli autori, i cereali e gli alimenti integrali sarebbero associati a un rischio ancora minore di morire di cancro.
Infatti, ogni cinque grammi in più di fibre da cereali produrrebbero una riduzione del rischio di morire di tumore del 33% e del rischio di morire per qualsiasi altra causa del 22%.

La conclusione: soprattutto chi ha familiarità per tumori, ha sviluppato polipi intestinali o soffre di coliti gravi come la colite ulcerosa (sono elementi importanti che fanno aumentare il rischio di cancro all’intestino) dovrebbe consumare con regolarità cereali integrali (e non generici “alimenti ricchi di fibre” reperibili sugli scaffali del supermercato).


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