Ho letto sulla rivista Journal of Pediatrics che i bambini che a due anni vengono ancora alimentati con il biberon hanno (a 5-6 anni di età ) un rischio di essere obesi maggiore dei loro coetanei che, a tempo debito, sono stati stimolati e aiutati ad impugnare il cucchiaio.È risultato che l’uso prolungato del biberon aumenta del 33% il rischio di obesità . Da parte dei ricercatori è partito un appello ai pediatri perché tengano conto anche di questo fattore nell’educazione nutrizionale dei bambini. Anche perché, nel nostro tempo, l’obesità sta raggiungendo percentuali drammatiche ed impone interventi preventivi sin dai primi anni di vita.
I pediatri, certo, dovrebbero fare la loro parte. Ma che dire a quei genitori che offrono il biberon ai loro piccoli (anche quando magari mangiano da tempo la pastasciutta) per proporre un succo di frutta, dello yogurt o, ancora, un passato di verdure adeguatamente frullato e diluito?
Che questo comportamento contiene almeno due messaggi che (coscientemente o meno) vengono dati ai bambini.
Il primo: il cibo non va masticato, ma ingollato il più velocemente possibile. Con tanti saluti ai sapori e agli aromi (e quindi alla qualità ) e ad una buona masticazione (e quindi anche alla sazietà e alla sobrietà a tavola).
Il secondo messaggio è altrettanto chiaro e pesante: caro figlio mio, cerca di non crescere e di non diventare autonomo perché a me (a noi) vai bene così.
Pensiamoci per tempo, per non doverci trovare davanti a persone adulte nel corpo e rimaste infantili nel comportamento.