Diminuisce il cibo, aumenta il prezzo

Come per il petrolio anche per il cibo siamo in balia delle multinazionali che ci creano nella testa e poi nel portafoglio drammatiche tempeste informative. Curiosamente i prezzi non aumentano mai alla fonte, cioè all’estrazione (nel caso del petrolio) o alla produzione, ma in "Borsa".

Siamo come chi affida i propri risparmi ad un giocatore di poker, sia pur professionista, per poi lamentarsi di aver perso tutto, senza nemmeno controllare se veramente ha perso. Il giocatore onesto non lo è mai completamente altrimenti non farebbe il giocatore, deve avere una faccia che esprime sentimenti a comando, felice quando gli va male, triste quando ha gioco vincente, lo chiamano "bluff".

Il sistema finanziario globale è dominato da quattro o cinque Multinazionali che agganciano i nostri risparmi attraverso le banche e giocano, non con i loro, ma i nostri soldi; poi il gioco serio è evitare di restituire non solo gli interessi ma anche il prestito. Come fanno? Costruiscono con un bombardamento di spot disinformativi com’è la situazione mondiale. Il biodisel fatto con i cereali, il prezzo del petrolio raggiunge prezzi record, necessità degli OGM per la fame, ecc. Sono così efficaci che quando una nazione come l’India, terzo produttore mondiale di cibo, minaccia di chiudere alle esportazioni, facendo realmente un’operazione economica, garantendo cibo ai propri abitanti ricchi e poveri, termina la cagnara.

Tutti hanno visto la farsa "FAO" i paesi con reali problemi di carenza, spesso governati da capitribù sanguinari, non rinunciano ad armamenti e tecnologia che pagano con i cereali prodotti nei loro paesi e i paesi occidentali non rinunciano a sovvenzionare l’industria per l’agricoltura quella che produce concimi, pesticidi, diserbanti e contemporaneamente esplosivi e armi chimiche, ora anche semi geneticamente modificati.

Curiosamente i paesi poverissimi, quelli fuori dal mercato globale, rimangono in vita con un’economia di dignitosa sussistenza perché quel poco che producono riescono a mangiarlo, orti famigliari, molto spesso gestiti dalle donne, non entrano nel giro virtuale del denaro, ma nello stomaco dei loro figli. Il vero problema nel prossimo futuro sarà per quegli uomini così evoluti che non sono più in grado di riconoscere il cibo come lo porge la natura, ma solo quello reclamizzato, adulterato, reso virtuale e sempre più caro e futile come la bistecca, simbolo virtuale e reale del cibo ricco per ricchi che assorbe, per essere prodotta, quantità d’acqua e nutrienti per l’uomo inimmaginabile, causa concreta di morte per fame dei poveri e morte per malattia dei ricchi.

 


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarĂ  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *