Fine della terra

Che la terra sia "finita", abbia un limite, è una consapevolezza umana piuttosto recente. Come risulta dal comportamento dei nostri simili è evidente che ancora pochi uomini ne hanno cognizione.

Il problema che rende grave l'ignoranza dei limiti del pianeta Terra è che lo ignora o finge di ignorarlo chi, per ruolo e capacità economica, incide in modo enorme sulla sua superficie. Dei sette miliardi di esseri umani che a breve calpesteranno la superficie del pianeta, quelli più pericolosi per la vita di tutti sono i cinquecento milioni concentrati tra Europa e Nord America o, per meglio dire, il loro stile di vita, così mortale.

Probabilmente la terra potrebbe sopportare anche dodici miliardi di esseri umani, se questi vivessero con la cultura tradizionale di indiani o  africani. Come è evidente, così non è, anzi, il nostro modello di civiltà consumistica, proiettata per immagini e suoni via satellite arriva a menti e corpi affamati, mostrando un paradiso terrestre volgare, per tutti, basta desiderare e andare nel luogo, "Logo" e prendere.

Apparentemente, è gratis; infatti la pubblicità non dà spiegazione del costo e delle conseguenze economiche del consumismo. Messaggi fatti per chi è abituato all'ironia del linguaggio menzognero, all'inganno esplicito e demenziale (la ragazza in bikini non c'è nella confezione), come non tiene conto dei bambini, ancor meno dei popoli vergini dal consumismo, ma assetati e affamati di necessità primarie.

Popolazioni dalle culture tradizionali, indebolite dal colonialismo del XIX e XX secolo, che ha lasciato ferite devastanti portando miseria dove c'era povertà, squallore dove c'era bellezza, arido deserto dove fertile foresta, ma soprattutto ha portato una visione del mondo riduzionistica, spazzando di brutto ogni visione animistica, magica o mistica, disgregando le religioni tribali legate agli antenati, residui delle antiche religioni di sangue, ma lasciando loro un'idea di potere corrotto, mafioso.

Le religioni missionarie in gara per far proseliti, cristiane o islamiche, promettendo più benessere materiale che spirituale, sono diventate imposizioni ideologiche, ponte per la più attuale religione del Denaro che lega tutti all'infinito accumulo. Non conta quante sono le vittime, umane, animali, vegetali, minerali, ciò che conta è il potere finanziario, che lascia attoniti per il suo dominio assoluto, infinito.

Cosa sono in confronto i grandi assassini del passato, Hitler o Stalin con i loro milioni di morti, quando la terra è finita. Non serve tribunale, la condanna è già emessa, vittime e carnefici, fine.


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