Fine della natura

Non dobbiamo credere che sia di questi giorni il fenomeno globalizzato della distruzione della natura, quello che stiamo vivendo è l'ultimo atto di un lungo percorso che possiamo far coincidere con la fine del Medioevo.

Meno globale, potente e vistoso di oggi alla fine del tredicesimo secolo alcuni protagonisti della vita economica e politica di allora cominciarono a separarsi, alienarsi, dalla natura. La natura nel suo complesso non era più manifestazione del mondo Divino Spirituale, le montagne, le foreste, i fiumi, il mare non facevano più paura, non si invocavano più gli esseri elementari che prima si sentivano aleggiare in essa.

Si cominciò a interpretare la realtà come una somma di cose da vendere o comprare e ciò che non era acquistabile non era degno del signore rinascimentale che manifestava tutta la sua potenza nel possesso, tutta la sua ricchezza nel denaro. La scoperta del denaro, non più moneta di scambio, non più riferito al valore primo "la vita" (quantità di vita con i suoi bisogni), ma esclusivamente ad un suo codice numerico in grado di dare valore a ogni cosa sia manifatturiera che naturale, senza limiti apparenti.

L'unico Denaro ben speso era quello che faceva aumentare il Denaro. Lentamente ma inesorabilmente questa "lebbra", che costringe l'uomo a vedere la natura non come dono, ma come una cifra, si è propagata, ha contaminato ogni uomo del pianeta. Non sappiamo più vivere senza consumismo, quando, per qualsiasi motivo, esso cala è allarme. è crisi. Si escogita ogni marchingegno per ottenere sempre più denaro anche proponendo di salvare la natura con tecniche, rigorosamente brevettate, in modo che il disastro per tutti sia guadagno per pochi.

Infatti il Denaro, ora che ha conquistato il potere sugli uomini, usa gli stessi, siano essi banchieri, manager d'industria o semplici impiegati, come strumenti anonimi al servizio di un'entità che credono di possedere, ma da cui sono posseduti. Chi non è posseduto? Chi riesce a non desiderare di possedere? Chi riesce distinguere ciò che è necessario per la vita e ciò ch'è superfluo o addirittura mortifero? Molto pochi a quel che succede tutto intorno! A sentire le profezie, quei pochi erediteranno la terra. Ora ci siamo, l'atto finale è vicino, ma sarà comunque la natura a stabilire, la cifra che non ci vuole, ad avere l'ultima parola, semplicemente morendo e noi prima di lei. Tranne qualcuno, senza strumenti, senza denaro, perché la natura sarà, per loro, nuovamente madre.


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